Migranti positivi al Covid non accettano quarantena e aggrediscono la Polizia: 5 feriti, il caso finisce in Parlamento

Coronavirus, continuano i disordini provocati dai migranti a San Ferdinando in Calabria
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La nuova sassaiola di stamattina ha prodotto altri 5 feriti, che con prognosi tra i 3 e i 5 giorni, tutti agenti del Reparto Mobile di Reggio Calabria che si aggiungono ai due di ieri. E poteva andare molto peggio se non fosse stato per la professionalita’ loro e del dott. Trotta, dirigente del commissariato di Gioia Tauro“. Lo afferma, in una nota, Vincenzo Chianese, Segretario generale del sindacato Es Polizia. “Per tutto il giorno la questura, collegata in tempo reale con il Dipartimento della pubblica sicurezza, coadiuvata da mediatori culturali – aggiunge Chianeseha gestito la situazione riuscendo a stabilire un dialogo con i rivoltosi, che non possono piu’ lavorare perche’ inclusi nella zona rossa. Grande assente l’autorita’ politica, che ancora una volta ha scaricato sulle forze di polizia, una cinquantina di unita’ tra commissariati, questura, reparto mobile, carabinieri e guardia di finanza, che ancora una volta sono stati lasciati soli ad affrontare problemi creati da una irresponsabile non gestione del fenomeno migratorio: questo non e’ degno di un Paese civile“.

Un’interrogazione parlamentare sulla sassaiola contro le forze dell’ordine scatenata all’interno della tendopoli di San Ferdinando, in Calabria, è stata annunciata dal deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro. “La superficialità, l’approssimazione e l’incompetenza di questo governo – afferma Wanda Ferrosi continuano a riversare sugli appartenenti alle forze dell’ordine, lasciati da soli ad affrontare gli effetti dell’immigrazione incontrollata. Un’accoglienza di facciata, che dietro le dichiarazioni di intenti intrise di ideologia si riduce nella realtà ad un problema di ordine pubblico, al quale si aggiunge un grave rischio sanitario“. Quello avvenuto a San Ferdinando, aggiunge Ferro, “nel campo dichiarato ‘zona rossa’ per la numerosa presenza di migranti positivi al Covid, è l’ennesimo episodio di rivolta contro le restrizioni anti-covid. A fare le spese della rabbia dei migranti sono ancora una volta gli uomini e le donne in divisa. Esprimiamo la nostra solidarietà agli agenti feriti, e giriamo all’indirizzo del governo l’allarme del sindacato di Polizia Fsp, che ha ricordato come ‘ai cittadini viene chiesto di continuare a fare sacrifici pesantissimi per colpa del virus, ai poliziotti di continuare a rischiare la pelle per tutelare la salute pubblica, ma in certi posti tutto va a rotoli e l’emergenza sanitaria svela una volta di più le lacune di un sistema politico che chiacchiera tanto e fa pochissimo’…”. Infine, Ferro conclude: “Chiediamo al governo che ha deciso di spalancare le porte ai migranti clandestini quali misure sta attuando per tutelare la sicurezza delle forze dell’ordine e per evitare situazioni di tensione sui territori“.

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