La neve è scesa nella notte sulle Dolomiti venete anche nelle zone al di sotto dei mille metri, ma ora si concede una tregua fino a giovedì prossimo. Lo segnala il Centro Valanghe di Arabba rilevando che dopo la perturbazione, iniziata venerdì scorso, ora c’è un momento di assestamento.
Neve mista a pioggia domenica a Cortina, poi veri fiocchi bianchi durante la notte. Fitte le nevicate invece in quota, come a Ra Vales, a 2.615 metri, sulle Tofane, dove il manto fresco ha toccato i 56 cm. A Passo Falzarego (1.988 mt), la neve fresca ha raggiunto il mezzo metro. così come sui Monti Alti Ornella, a 2250 mt (Arabba). La prossima nevicata, stando alle previsioni, è attesa tra tre giorni e interesserà in particolar modo le località sopra i 1600 metri.
Il Veneto è stato dunque interessato nel week end da una fase di tempo perturbato per il passaggio di una saccatura di origine atlantica associata ad un richiamo dei venti dai quadranti orientali e ad un netto calo termico, con neve scesa a quote abbastanza basse per il periodo, spiega l’Arpav, la comparsa della neve si è avuta fino a 1000-1200 metri nelle Dolomiti e oltre i 1500 nelle Prealpi.
Gli apporti sono stati di 40-60 cm di neve fresca oltre i 2000 m nelle Dolomiti, e nelle Prealpi anche di 40 cm a 1600 m nelle Vicentine, 20 cm nelle Bellunesi e 20 cm in quelle Veronesi. Nei fondovalle delle Dolomiti gli apporti sono stati di massimo 5-10 cm. Le nevicate nella prima quindicina del mese di ottobre non sono un evento raro. Ad esempio, nelle Dolomiti Agordine a 1200 m, era già successo nel 2014, 2004, 2001 e 1995.
Oggi la neve si presenta asciutta e a debole coesione fino a fondovalle. Lungo i versanti al sole subirà un rapido riscaldamento e una graduale fusione mentre lungo i versanti in ombra non subirà variazioni. In quota spira un moderato vento da N-NE con trasporto eolico della neve e formazione di accumuli di neve ventata. Considerando la presenza di 50 cm di neve al suolo, si formeranno lastroni da vento, instabili e con debole sovraccarico. Si invitano gli escursionisti alla prudenza e ad una attenta valutazione degli accumuli di neve che vanno aggirati in sicurezza.