Accordo tra Siria e Russia per la ricostruzione dell’Arco di Trionfo di Palmira

Un memorandum d'intesa tra Siria e Russia per la ricostruzione dell'Arco di Trionfo di Palmira riaccende la speranza per il sito archeologico distrutto dall'Isis nel 2015
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La Direzione Generale delle Antichità e dei Musei siriana e L’Associazione dell’Industria e della Pietra della Federazione Russa hanno firmato un memorandum d’intesa per la ricostruzione dell’antica Palmira.
L’obiettivo principale è quello di restaurare l’Arco di Trionfo di Palmira, che venne distrutto quasi completamente dalle truppe dell’Isis.

La distruzione dei luoghi della cultura

Il sito di Palmira fu distrutto nell’ottobre del 2015, durante l’occupazione della città da parte dei terroristi Daesh. Nel marzo del 2017 la città fu riconquistata, dopo una lunga battaglia delle forze militari dell’esercito siriano fedele a Bashar al-Assad con il fondamentale aiuto delle truppe russe.

Le violente distruzioni messe in atto dai terroristi furono ostacolate dall’ex direttore del sito archeologico di Palmira, Khaled al-Asaad, che all’arrivo delle truppe nascose alcuni reperti di valore inestimabile per impedire all’Isis di sfruttarli per finanziare la loro guerra di religione. Dopo che il controllo della città passò sotto il controllo dei terroristi, Khaled al-Asaad fu catturato e giustiziato pubblicamente per non aver consegnato i manufatti.

Il memorandum d’intesa

Il memorandum è stato firmato lo scorso 13 novembre dal condirettore di Archeologia e musei, Nazhir Awad e dal presidente della Stone Industry Association, Dmitri Mediantsev. Il patto  stabilisce che entrambe le parti cooperino in tutti gli aspetti relativi alla riparazione dell’Arco di Trionfo di Palmira, e che collaborino al completamento di tutti gli studi archeologici e dei lavori di documentazione necessari prima di iniziare i lavori di riparazione secondo gli standard tecnici e archeologici mondiali.
L’accordo stabilisce che entrambe le parti cooperino in tutti gli aspetti relativi al recupero e al restauro del monumento. Per l’occasione il ministro della Cultura siriano, Lubana Meshaweh, ha incontrato la delegazione russa, guidata dalla direttrice del progetto Natalia Slovova, e ha sottolineato che il memorandum d’intesa esprime il desiderio comune di rafforzare le relazioni culturali tra i due paesi.

Ha ricevuto particolari elogi il progetto di documentazione tridimensionale dei monumenti archeologici siriani, che viene portato avanti da esperti della Federazione Russa, poiché in linea con il piano strategico del Ministero della Cultura che intende digitalizzare il patrimonio materiale e immateriale della Siria.

La ricostruzione del sito di Palmira è stata da subito una questione primaria per l’Unesco e in generale per gli operatori culturali del Medio Oriente che già nel 2016 accolsero la proposta di partecipazione della Russia ai lavori di restauro e tutela del sito siriano.

L’Arco di Trionfo di Palmira

L’Arco Monumentale fu costruito dall’imperatore romano di Settimio Severo durante il suo regno tra il 193 e il 211 d.C.. Di origini provinciali (africane) come la sua sposa di origine siriaca Giulia Domna, Settimio Severo fece con lei della sua corte un centro di sicretismo culturale e religioso tra Oriente e Occidente, e proprio grazie a quest’ottica le province africane conobbero una notevole prosperità.
L’Arco di Trionfo di Palmira fu costruito seguendo i dettami della politica di questo imperatore ed era composto da una grande struttura ad arco, composta da tre ingressi e decorata con motivi geometrici, che congiungeva il tratto centrale e il tratto orientale del grande colonnato che attraversa la città di Palmira, una delle più importanti di tutta la Siria nei tempi antichi.

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