In base ai dati forniti stasera dall’ultimo bollettino di monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, relativi alla settimana 26 ottobre – 1 novembre 2020, l’indice Rt è sensibilmente cambiato rispetto a quello precedente che ha determinato l’ordinanza del Ministero della Salute disponendo le varie zone “rosse”, “arancioni”, “gialle” o “verdi”. In base a quanto illustrato dai tecnici, l’indice Rt diventa molto periocoloso da 1.75 in sù, mentre da 1.50 a 1.75 corrisponde alla fascia “arancione” delle Regioni. Soltanto con l’indice Rt sotto 1 si può considerare il contagio in diminuzione e quindi in una situazione “verde”, che oggi è molto lontana per tutte le Regioni d’Italia.
Ecco nel dettaglio l’indice Rt regione per regione in base ai dati Iss-Ministero della Salute diffusi nell’ultimo monitoraggio (media 14 giorni):
- Lombardia 2.08
- Basilicata 1.99
- Piemonte 1.97
- Molise 1.88
- Provincia Autonoma di Bolzano 1.87
- Emilia Romagna 1.63
- Provincia Autonoma di Trento 1.61
- Friuli V.G. 1.60
- Calabria 1.60
- Campania 1.57
- Puglia 1.57
- Veneto 1.56
- Abruzzo 1.54
- Valle d’Aosta 1.54
- Umbria 1.53
- Toscana 1.53
- Liguria 1.48
- Sicilia 1.40
- Lazio 1.36
- Sardegna 1.24
- Marche 1.29
Il nuovo indice Rt verrà definito lunedì prossimo sui dati della scorsa settimana, e determinerà scelte importanti. Se la situazione non cambierà rispetto ad ora, la Calabria potrebbe andare in “zona arancione”, mentre Basilicata e Molise rischiano di diventare “rosse”.