“Bisogna ammettere che l’errore è stato nella comunicazione. Io non voglio puntare il dito contro nessuno, ma credo che chi ha dipinto questo virus come un mostro terribile che uccide, che porta in terapia intensiva, dovrebbe fare mea culpa. Quelle immagini delle bare trasportate con l’esercito, i servizi negli ospedali, hanno terrorizzato la gente. Sono scene che a me che faccio questo lavoro, e che quindi ci sono abituato da sempre, non fanno alcun effetto ma suscitano grande paura nella popolazione. Il Covid è un virus che nella stragrande maggioranza dei casi si risolve senza problemi, il 95% dei positivi che abbiamo oggi in Italia è asintomatico o ha sintomi lievi, non necessita di cure ospedaliere. La percentuale dei pazienti che finiscono in terapia intensiva è dello 0,5%, e si tratta quasi sempre di casi già gravemente compromessi da malattie pregresse. E’ la situazione che abbiamo oggi in Liguria, con circa 55 ricoverati in terapia intensiva su 250 posti disponibili. Il problema è che stiamo avendo difficoltà negli ospedali perchè c’è un sacco di gente che chiama le ambulanze e che arriva al pronto soccorso senza motivo: hanno paura, pensano che finiranno intubati o morti, per il terrore seminato nei mesi da chi ha dipinto il Coronavirus come il male finale assoluto. Invece non è così. Si cura a casa, in molti casi non c’è bisogno neanche di farmaci. So che ci sono persone che prendono antibiotici, cortisone, eparina senza alcun motivo. Devono essere i medici a prescrivere qualsiasi farmaco, perchè in molti casi non solo sono inutili ma anche dannosi“. Lo ha detto questa sera l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente della task force Covid-19 della Liguria, in diretta TV a Quarta Repubblica, trasmissione di Rete 4 condotta da Nicola Porro.