“Negli ultimi quattro o cinque giorni il numero dei casi e’ rimasto costante“, e questo vuol dire che “probabilmente siamo in una situazione di equilibrio tra la capacita’ di trasmettersi e le misure di contenimento che mettiamo in campo“. Lo afferma Andrea Crisanti, oggi in conversazione in diretta Facebook con l’europarlamentare dem Alessandra Moretti, la consigliera regionale veneta Anna Maria Bigon, la deputata Beatrice Lorenzin e il segretario del Pd veneto Alessandro Bisato.
La convivenza con il virus e’ “un equilibrio instabile“, spiega Crisanti, evidenziando che questa estate l’equilibrio si era assestato su una circolazione molto piu’ ridotta del virus, che pure era presente. Poi, con la riapertura delle scuole e la ripresa delle attivita’ l’equilibrio “e’ stato perturbato e non abbiamo saputo rispondere con misure adeguate di contrasto” finendo per perdere il controllo. Ora, quindi, “stiamo cercando di riprendere il controllo” e il fatto che i nuovi casi siano stabili da qualche giorno potrebbe voler dire che “probabilmente siamo di nuovo in una situazione di equilibrio, certo molto piu’ alto”. Di fatto, pero’, “non sappiamo se le misure adottate sono sufficienti a farci pendere dal lato del controllo, lo vedremo tra una settimana. Altrimenti il rischio e’ di rimanere a questo livello a lungo, e questo ovviamente ha un costo, ad esempio in termini del numero di decessi che stiamo vedendo in questi giorni”.
Le Regioni chiedono di rivedere i 21 parametri? “C’e’ un problema di trasparenza perche’ non si sa come i parametri vengano pesati, ma alla fine sono parametri che il Governo ha deciso, ci crede ed e’ bene che li usi… È anche un modo di ribadire che c’e’ una regia nazionale. Se una Regione sbaglia poi le conseguenze sono per tutti quanti… Non e’ un mercato in cui stiamo a discutere, penso sia assolutamente sbagliato questo atteggiamento. E va capito che il colore non e’ un voto all’operato dei governatori. Questa convinzione un po’ sta inquinando il rapporto“, ha aggiunto Crisanti.