Coronavirus, i DATI sulla pandemia in Italia: a Ottobre più casi positivi di tutti gli altri mesi messi insieme, ma tutto dipende dai tamponi

Coronavirus, i dati sulla pandemia: il mese di Ottobre è stato quello con più casi in assoluto, ma tutto dipende dai tamponi
MeteoWeb

Grazie ai grafici realizzati dal Dott. Luca Fusaro sui dati ufficiali forniti dalla protezione civile, possiamo analizzare il trend della pandemia di Coronavirus in Italia: nel mese di Ottobre abbiamo avuto un numero totale di casi positivi superiore a tutti gli altri mesi messi insieme. E’ ormai cosa nota però, che tale aumento deriva esclusivamente dalla strategia utilizzata dei tamponi di massa, a differenza di marzo e aprile dove i tamponi erano mirati a chi aveva sintomi.

Particolarmente indicativo in tal senso il grafico con la percentuale di tamponi positivi su quelli processati mese per mese:

E’ evidente che nonostante l’altissimo numero di nuovi positivi, la percentuale dei tamponi positivi nel mese di ottobre è di gran lunga più bassa rispetto a quella di marzo. Significa che a marzo c’era un numero di positivi reali molto più grande, ma non veniva tracciato. Anche adesso la percentuale è salita sensibilmente, nell’ultima settimana di Ottobre ci siamo attestati stabilmente intorno al 14%, significa che stiamo tracciando soltanto una parte dei reali positivi e che ci sono tantissimi altri asintomatici ignari di esserlo e sconosciuti alle statistiche.

Questo fatto, tuttavia, ridimensiona ulteriormente la pericolosità del virus: se già alla luce dei dati attuali abbiamo un 95% di positivi che sono asintomatici o paucisintomatici e solo il rimanente 5% necessita di cure ospedaliere, alla luce del fatto che ci sono moltissimi altri asintomatici non tracciati risulta evidente quanto sia bassa la percentuale dei contagiati che sono davvero ammalati.

In base all’ultimo studio scientifico pubblicato su Science relativamente alla persistenza a lungo termine degli anticorpi neutralizzanti, il contagio di un’enorme fascia della popolazione senza sviluppo di sintomi è un’ottima notizia verso l’immunità di gregge, già sviluppata in quelle comunità che sono state più colpite nella prima ondata di marzo-aprile come Bergamo e Codogno, dove questa seconda ondata si sta manifestando in modo straordinariamente contenuto e marginale.

Condividi