Moderna ha annunciato in un comunicato che il suo vaccino contro il Coronavirus ha una efficacia pari al 94.5% (contro il 90% dichiarato dal prototipo quasi gemello della Pfizer e il 92% evocato dai russi del progetto Sputnik): si tratta di un risultato “straordinario” secondo la professoressa Trudie Lang, direttrice presso l’Università di Oxford della rete di cooperazione scientifica internazionale Global Health Network nella ricerca globale su infezioni come malaria, tubercolosi ed Ebola. “Mai visto nulla di simile“, ha dichiarato Lang alla BBC, sottolineando come gli annunci di Pfizer prima e di Moderna poi si richiamino a “dati di vaccini elaborati con la stessa tecnologia, ma in trial di sperimentazione completamente diversi, che mostrano entrambi esiti davvero esaltanti“.
La scienziata di Oxford – si ricordi che l’ateneo è stato il primo ad arrivare alla fase 3 di un candidato vaccino (basato su una tecnica differente rispetto ai due prototipi statunitensi), ma deve ancora annunciare la propria percentuale preliminare di successo – ha negato che la corsa al vaccino vada interpretata come una gara, ma, al contrario, il frutto di “un’enorme collaborazione e focalizzazione globale“.