Coronavirus, via alle riaperture: Lombardia, Piemonte e Calabria diventano “zona arancione”. Ecco cosa cambia

Coronavirus, il Governo declassa Lombardia, Piemonte e Calabria da "zona rossa" a "zona arancione". E' la prima volta che alcune Regioni vedono allentare le misure di contenimento
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Iniziano gli allentamenti rispetto alle misure adottate per fronteggiare la seconda ondata di contagio da Coronavirus in Italia: Lombardia, Piemonte e Calabria diventano da subito “zona arancione“, già a partire da dopodomani, Domenica 29 Novembre. Le tre Regioni, che contano complessivamente oltre 16 milioni e mezzo di abitanti, erano “zona rossa” dallo scorso 6 novembre. Contemporaneamente, Liguria e Sicilia diventano “zona gialla“. E’ la prima volta che alcune zone d’Italia vedono riaperture, rispetto alle misure sempre più restrittive a cui avevamo assistito nei giorni scorsi. Restano “zona rossa”, quindi, soltanto Campania, Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta, che con ogni probabilità torneranno arancioni dal 3 dicembre.

Cosa cambia da “zona rossa” a “zona arancione”

Con il passaggio da zona rossa a zona arancione, da domani in Piemonte, Lombardia e Calabria ci si potrà muovere liberamente all’interno del proprio comune di residenza senza autocertificazione. Rimane invece vietato uscire dal proprio comune e dalla regione se non per motivi di lavoro, studio, urgenza, salute o altre necessità previste dai regolamenti. Non cambia nulla, invece, per i locali della ristorazione che rimangono chiusi, ma possono continuare a praticare il servizio di asporto fino alle 22, come anche fino ad oggi in zona rossa. Un’altra novità riguarda le scuole: da lunedì tornano in classe anche seconda e terza media. Restano chiuse, invece, le superiori costrette alla didattica a distanza. In zona arancione riaprono gli estetisti e i saloni di tatuaggi oltre a tutti i negozi al dettaglio, anche di beni non essenziali.

Cosa cambia da “zona arancione” a “zona gialla”

Molto più aperte le maglie nelle zone gialle, dove Sicilia e Liguria si aggiungono a Lazio, Sardegna, Veneto e Molise. Non c’è alcun limite agli spostamenti tra comuni diversi, quindi su tutto il territorio regionale. Sono aperti tutti i negozi e tutti i locali della ristorazione fino alle 18: è possibile consumare al tavolo. Per le scuole, invece, non cambia nulla rispetto alla zona arancione: in classe fino alla terza media, didattica a distanza per le superiori.

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