“Il lockdown generale sarebbe una sconfitta del sistema e dell’intero Paese, benché in fondo la soluzione tecnicamente più ‘semplice’ per controllare la diffusione del virus“: lo sostiene Agostino Miozzo, coordinatore del del Comitato tecnico-scientifico, in una intervista a Il Mattino. “L’esperienza della prima ondata dell’epidemia e la decisione del Governo di andare a un lockdown generale il 9 marzo sono parte di una memoria quasi lontana,” ha proseguito Miozzo spiegando che quei due mesi, “marzo e aprile, sono serviti per comprendere il peso e il prezzo devastante di quella decisione“. Oggi, “prima di arrivare al lockdown generale abbiamo il dovere di percorrere tutte le strade possibili, immaginando di poter convivere con il coronavirus sino alla prossima primavera prima di prendere devastanti decisioni di chiusura totale“. Per Miozzo il percorso sarà “difficile, ma che potrebbe dare risultati se l’intero paese prende coscienza dello stato di pericolo che corriamo e quindi rispetta rigorosamente le indicazioni date per contenere la diffusione del virus. Il lockdown generale sarebbe una sconfitta del sistema e dell’intero Paese“. Inoltre, “avremmo potuto fare molto in questi mesi per prepararci a questa nuova fase dell’epidemia” come ad esempio “Covid hospital, covid hotel, drive in strutturati e potenziati, non abbandonare i contact tracing, strutture provvisorie e campali o in prefabbricati davanti agli ospedali per separare i percorsi del covid dalle altre patologie“.