Gli scienziati hanno scoperto ORF3d, un gene nascosto all’interno del codice genetico del coronavirus SARS-CoV-2, responsabile dell’attuale pandemia. Si tratta di un gene sovrapposto (overlapping gene), la cui sequenza nucleotidica – le “lettere” di cui si compone – si annida tra quelle di altri geni. Per questa ragione i cosiddetti “geni all’interno di altri geni” sono molto complicati da rilevare, pur essendo piuttosto comuni nei genomi virali. In tutto il SARS-CoV-2 ospita una quindicina di geni classici.
La scoperta è opera di un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell’American Museum of Natural History, che hanno collaborato con i colleghi dell’Università Tecnica di Monaco (Germania); del Centro di ricerca sulla biodiversità dell’Accademia Sinica di Taiwan; del Dipartimento di Scienze Patobiologiche dell’Università del Wisconsin-Madison; dei Dipartimenti di informatica, genetica umana e medicina computazionale dell’Università della California di Los Angeles e diversi altri istituti. Gli scienziati, coordinati dal professor Chase W Nelson dell’Istituto per la Genomica Comparativa del museo americano, hanno identificato ORF3d dopo aver sequenziato il genoma del coronavirus attraverso uno specifico software, sviluppato dallo stesso Nelson. I dettagli della ricerca “Dynamically evolving novel overlapping gene as a factor in the SARS-CoV-2 pandemic” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica eLIFE.
La proteina prodotta da ORF3d produce una forte risposta anticorpale nei pazienti, quindi gli scienziati ritengono sia prodotta durante l’infezione. Il ruolo del gene, tuttavia, non è ancora chiaro, sia nell’ottica della trasmissione che dell’impatto clinico: potrebbe aver favorito la capacità pandemica di SARS-CoV-2 o la capacità di influenzare l’esito clinico della malattia, ma al momento si tratta solo di supposizioni.
Il medesimo gene era stato identificato in precedenza anche in un altro coronavirus che circola nei pangolini, animali considerati l’ospite intermedio che ha permesso il salto di specie all’uomo. Un gene omonimo è stato identificato anche nel SARS-CoV, il coronavirus responsabile della SARS, tuttavia codifica per una proteina differente e dunque non si tratta dello stesso gene sovrapposto. “La sovrapposizione dei geni può essere una delle armi evolute nei coronavirus per replicarsi in modo efficiente, contrastare l’immunità dell’ospite o farsi trasmettere”, ha dichiarato in un comunicato stampa il professor Nelson. Solo studiando a fondo il patogeno si potrà comprendere la funzione del gene nascosto e se si potrà sfruttare questa caratteristica per colpirlo con farmaci mirati.