Coronavirus, Salvini: “Basta improvvisare con Dpcm ogni settimana, intervenire su trasporti. Chiudere tutto sarebbe un disastro”

"Qualcuno crede davvero che chiudere bar, ristoranti e palestre serva a qualcosa? Bisogna intervenire sul trasporto pubblico"
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Il governo non pensi di scaricare tutto su governatori e sindaci che sono senza uomini e senza soldi“. Cosi’ il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta su Instagram. “Ieri e’ arrivata la chiamata del sabato sera alle 20 del presidente Conte. La collaborazione non e’ chiamare per informare di un decreto del lunedi’ sera, questa non e’ collaborazione, collaborazione e’ lavorare insieme, ragionare insieme. Domani Conte in Senato ci illustrera’ le misure del prossimo decreto, questa non e’ collaborazione, e’ una presa in giro”, ha continuato.

Bisogna fare le cure a domicilio, i tamponi a domicilio, come stanno facendo in Veneto. Richiudere tutto sarebbe un disastro, faremo di tutto per evitarlo. Io spero che non si arrivi a una nuova chiusura totale perché sarebbe un vero disastro economico, sociale e affettivo. Ci sono le alternative? Sì, le cure a domicilio perché spesso la cura rischia di essere peggiore del male. Richiudere in casa un intero popolo sarebbe un massacro, anche perche’ negli altri Paesi i soldi che promettono li danno mentre da noi per sei mesi hanno parlato di altro. Invece di richiudere, perseguire, inseguire i giovani come se fossero i colpevoli, bisogna mettere in sicurezza i soggetti fragili e gli anziani che vanno curati in casa. Troppo facile lavarsi la coscienza cercando dei colpevoli”.

“Al presidente Conte dico: un dcpcm a settimana? Non si puo’ andare avanti cosi’, ci vuole un po’ di visione e programmazione, di certezze“, sottolinea. “Hanno perso sei mesi a parlare di nulla, e mentre aprivano i confini agli altri, sono costretti a richiedere gli italiani in casa. Conte dia risposte e chieda scusa gli italiani per i mesi persi. Qualcuno crede davvero che chiudere bar, ristoranti e palestre serva a qualcosa? I dati del contagio non migliorano, bisogna intervenire sul trasporto pubblico“, attacca Salvini.

“Ho sentito che si pensa di chiudere anche le scuole medie. Ma qualcuno si mette nei panni delle mamme e dei papa’ che lavorano o che vorrebbero lavorare? Finche’ si parla di ragazzi di 16, 17 o 18 anni e’ un conto. Ma tornare a rinchiudere tra quattro mura davanti a un computer anche bambini di 10, 11, 12 anni ragazzi, no. Dove chiudono, in Francia e in Inghilterra, le scuole funzionano, guarda caso“, aggiunge il leader della Lega.

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