Timori in Danimarca, in relazione al nuovo ceppo virale prodotto da una mutazione del coronavirus legata ai visoni. Dopo che il governo di Copenaghen ha annunciato l’avvio dell’abbattimento di tutti i visoni allevati nel Paese – oltre 15 milioni di esemplari – il Statens Serum Institut (SSI), l’istituto pubblico che segue le infezioni nel Paese, ha annunciato che la presenza del “virus del visone” è stata rilevata in 214 persone su un campione di 5.102 test, con una diffusione maggiore nella regione dello Jutland settentrionale, nei pressi degli allevamenti dove è stata rilevata la maggiore presenza di animali infetti.
La concentrazione geografica ha spinto alcuni esperti a chiedere l’isolamento di quest’area soprattutto dopo che gli esami più recenti condotti dall’SSI hanno confermato il timore che questo virus modificato possa indebolire la capacità dell’organismo di formare anticorpi, rendendo potenzialmente inefficaci i vaccini in fase di sviluppo.
L’istituto parla di “un grave rischio per la salute pubblica” con la possibilità che “l’immunità acquisita attraverso la vaccinazione o una precedente infezione possa essere indebolita o eliminata“.
In Europa cresce il timore di un nuovo fronte di contagio: il Regno Unito ha eliminato la Danimarca dal gruppo dei Paesi esenti da quarantena e ha imposto l’auto-isolamento per 14 giorni per i viaggiatori in arrivo da Copenaghen.