Il tempo è destinato a cambiare in maniera piuttosto decisa a partire dal prossimo fine settimana, poi per fine mese e anche per la prima decade di Dicembre. Le previsioni meteo per il primo mese dell’inverno meteorologico sono particolarmente significative in termini di una vera e propria svolta stagionale, improvvisa. Sostanzialmente il dominio anticiclonico che ha caratterizzato buona parte di questo novembre, salvo brevi interruzioni perturbate, è destinato a cedere il passo sotto la spinta, a fasi alterne, di perturbazioni atlantiche e talora anche di vortici freddi provenienti dall’Est Europa. A rompere l’egemonia anticiclonica sarebbe un impulso atlantico, che porterebbe maltempo su diverse regioni nei prossimi giorni e nel weekend, ma senza grosse variazioni termiche, salvo un calo sul finire del mese, ma a instabilità probabilmente cessata. Invece, con l’inizio di dicembre, la circolazione sull’Italia e sul Mediterraneo centrale potrebbe impostarsi dai settori orientali, in seguito a una fase caratterizzata da blocchi anticicloni medio-alti in corrispondenza dell’Europa centrale e centro-occidentale. L’evoluzione computerebbe l’azione retrograda di un nocciolo freddo proveniente dalla Russia e in movimento lungo il bordo meridionale di un’alta pressione scandinava, fin verso il Mediterraneo settentrionale, poi in direzione del Centro- Ovest Europa, con coinvolgimento probabilmente diretto delle nostre regioni centro-settentrionali, riferimento barico immagine interna.
Precisiamo, in riferimento a questa manovra retrograda e fredda di matrice continentale, che l’esatta traiettoria del nocciolo freddo è ancora incerta e essa costituirà una incognita probabilmente fino a domenica prossima, ossia fino a circa 48 ore dalla sua azione verso Ovest. Questi impulsi freddi continentali, infatti, spostandosi sostanzialmente in una circolazione anomala, ossia opposta rispetto a quella più consueta occidentale, costituiscono una vera incognita per i modelli matematici, i quali nella maggior parte dei casi in cui essi sono in azione, riescono a coglierne l’esatta traiettoria non prima di 48/72 ore. Tuttavia, stando alle indicazioni ultime prevalenti, il nucleo russo, dopo aver attraversato la Bielorussia, l’Ucraina, la Polonia meridionale e l’ Ungheria, dovrebbe sfociare sull’Adriatico attraversando tutto il Nord Italia, ma con buona incidenza anche al Centro. In questo contesto, il tempo peggiorerebbe nuovamente a inizi di dicembre su buona parte del paese, ma lo farebbe in senso invernale sulle regioni centro-settentrionali, dove la temperatura crollerebbe in maniera consistente e dove arriverebbero anche nevicate fino a quote basse o persino in pianura. Nevicate basse sul Nord Appennino, a quote medio-alte collinare su quello centrale. Sulle regioni meridionali, il freddo non riuscirebbe ad arrivare, poiché la traiettoria del nucleo sarebbe più settentrionale, ma comunque arriverebbero nubi e piogge. Semmai, sulle regioni del medio-basso Adriatico, venti più freddi potrebbero temporaneamente sfociare tra domenica e lunedì, richiamati dal vortice atlantico in allontanamento verso Sud Est ma, in questo caso, si tratterebbe di aria fredda asciutta, con poche conseguenze in termini di fenomeni. Ribadiamo, però, che vi è ancora molta incertezza sulla traiettoria di questo nucleo instabile freddo. Rispetto a quanto previsto nell’ultimo aggiornamento esso, infatti, potrebbe tranquillamente transitare più a Nord, interessando poco l’Italia, o transitare un po’ più a Sud, interessando in pieno tutto il nostro paese, anche le regioni appenniniche meridionali. Inevitabili dettagli più credibili, per i primi 3/4 giorni di dicembre, saranno possibili solo in approssimazione all’evento.
Ma la nostra indagine va ancora oltre, ossia sul possibile tempo di tutta la prima decade di dicembre. In questo senso, i dati in nostro possesso indicherebbero una nuova intensificazione dei centri di vorticità positiva sui settori euro-atlantici, quindi decadimento del blocco anticiclonico e possibile ripresa di un flusso perturbato oceanico in direzione dell’Europa e del Mediterraneo centro-occidentale, così come mostrato nell’immagine barica in evidenza. Stando a queste dinamiche, il tempo, tra il 5 e il 10 dicembre, continuerebbe a mostrarsi piuttosto compromesso, diffusamente instabile o spesso anche perturbato, ma per correnti umide di matrice atlantica con nubi e piogge diffuse da Nord a Sud in un contesto termico non freddo.
La redazione di MeteoWeb seguirà costantemente l’evoluzione del tempo nel medio-lungo periodo, apportando quotidiani aggiornamenti.
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