Previsioni Meteo – Si protrarrà per diversi giorni ancora, l’azione stabilizzante dell’alta pressione, che continuerà a essere prevalente su buona parte del continente e anche sul Mediterraneo centrale e sull’Italia. Probabilmente solo verso metà mese essa potrà in parte cedere, concedendo infiltrazioni di aria più fresca continentale e anche temporaneamente più umida nordatlantica e, magari, con maggiori occasioni per qualche pioggia. Tuttavia, grossi cambiamenti strutturali rispetto al pattern barico instauratosi da alcuni giorni, non se ne vedono. Le velocità zonali alle alte quote atmosferiche, continuano a mostrarsi su standard medio alti, intorno ai 30-40 metri al secondo, con westerlies anche alle quote medie non particolarmente tese, ma nemmeno rilassate e, di fatto, poca incidenza dei cavi subpolari verso le latitudini mediterranee se non attraverso modeste ondulazioni legate al flusso secondario sub-polare. Qualcosa, però, potrebbe muoversi e in modo più determinato verso il 20 del mese o comunque nel corso della terza decade di novembre. In questa fase, diversi forecast modellistici long-range, specie del modello europeo ECMWF, ipotizzano un cospicuo trasferimento di geo-potenziali sui settori centro-occidentali europei e soprattutto in assetto meridiano, così come prospettato nell’immagine barica allegata.
Un quadro circolatorio che troverebbe corrispondenza anche rispetto ai forecast degli index AO/NAO, entrambi visti in calo sul finire della seconda decade, ma calo non eccessivo, da 1/2 punti positivi verso la neutralità o leggera positività. Questo leggero calo di tensione atlantica, potrebbe convogliare effettivamente i massimi di pressione lungo i meridiani occidentali europei e lasciare libero il terreno alle incursioni fredde di matrice baltica verso l’Europa centro-orientale e anche verso il Centro Est Mediterraneo. L’Italia, secondo le dinamiche rappresentate, potrebbe trovarsi bene esposta all’incidenza di queste correnti fredde e l’ipotesi che possa concretizzarsi una prima azione di stampo più schiettamente invernale non è affatto azzardata. Le regioni che più risentirebbero di una ipotetica azione più fredda meridiana potrebbero essere quelle centro-meridionali, soprattutto adriatiche e del Sud Italia, dove oltre alle piogge potrebbe arrivare anche la prima neve collinare; probabilmente il Nord Italia potrebbe continuare a essere maggiormente protetta dall’alta pressione o comunque la direttrice settentrionale delle correnti potrebbe trovare l’ostacolo alpino e interessare in misura minore le regioni settentrionali. La redazione di MeteoWeb, seguirà costantemente l’evoluzione nel medio-lungo periodo, apportando quotidiani aggiornamenti.
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