L’Italia ha gia’ conquistato un ruolo di primo piano nel programma Artemis con cui l’Italia vuole riportare l’uomo e anche la prima donna sulla Luna, con competenze tecnologiche e industriali che le permettono di essere presente in tutte le fasi, dai moduli della futura stazione spaziale nell’orbita lunare al modulo di atterraggio. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, nel webinar sul ruolo dell’Italia nel programma Artemis organizzato dall’Asi. “L’Italia puo’ proporsi come leader convincente fin da ora” e questo ruolo importante “non si improvvisa“, ha proseguito riferendosi alla lunga storia dell’impegno italiano nella costruzione dei moduli pressurizzati, che oggi costituiscono oltre il 50% della struttura della Stazione Spaziale Internazionale.
“La partecipazione dell’Italia al programma Artemis non nasce dall’improvvisazione” ma dalla lunga esperienza del nostro Paese nelle attività spaziali. Saccoccia ha rilevato che “se il nostro Paese è in condizione oggi di proporsi come partner del programma spaziale” voluto dalla Nasa, è perché “c’è un percorso italiano” nelle attività spaziali.
Attraverso l’Esa, “l’Italia produrrà, sarà il prime, dei due moduli più importanti della prima stazione lunare Lunar Gateway“. Adesso è tutto pronto, siamo pronti a pensare alla discesa sulla superficie della Luna“, ha detto ancora Saccoccia rimarcando che l’Italia “l’industria italiana, l’Asi, è l’unico partner non americano chiamato a concorrere ai due progetti del modulo di atterraggio sulla Luna. Speriamo di arrivarci”. “L’Italia ci sarà quando sarà pronto il Lunar Gateway. La nostra industria, grazie alla capacità creata con investimenti istituzionali e internazionali, ha dispiegato le ali e ha cominciato” negli anni “a offrire prodotti dovuti alle competenze” maturate nel nostro Paese, ha ricordato Saccoccia ripercorrendo alcuni dei maggiori programmi spaziali che hanno visto l’Italia partecipe, come il programma Cygnus. “Tutta la ricchezza dei nostri contributi alle attività spaziali sulla Stazione Spaziale Internazionale -ha quindi ricordato Saccoccia- ha aperto le porte anche ai nostri astronauti”. “I nostri scienziati, le nostre idee hanno avuto accesso alla Iss, un contributo quello italiano essenziale, importantissimo”, ha scandito il numero uno dell’Asi.
“Creeremo un’area sul sito dell’Asi dedicata al progetto Artemis per condividere le iniziative di Asi e anche le capacità della filiera industriale italiana”. Obiettivo di questa iniziativa è “offrire a chi guiderà le iniziative” relative al programma Artemis “il massimo delle competenze italiane“, ha annunciato Saccoccia