Spazio, AD Thales Alenia Space Italia: “Pronti alle sfide del programma Artemis”

"E' un programma" con "una sfida di tecnologie" e una sfida "per gli uomini e le donne" che vi parteciperanno", ha detto Massimo Comparini
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Siamo pronti, ed i nostri stabilimenti sono pronti, è un programma” con “una sfida di tecnologie e una sfida “per gli uomini e le donne” che vi parteciperanno. Così l’AD di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini, illustrando le capacità tecnologiche dell’industria per le attività spaziali nel corso del webinar organizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana “Programma Artemis: il ruolo dell’Italia”.

Il set di “tecnologie abilitanti e la capacita’ architetturale” dell’industria del nostro Paese “permetteranno all’Italia di costruire diversi elementi” nell’ambito del programma internazionale Artemis, lanciato dalla Nasa per tornare sulla Luna, spiega Comparini. L’Italia e’ “l’unico Paese europeo a partecipare alla realizzazione dello Human landing system“, il modulo per il trasporto degli astronauti sulla Luna. Non solo. Sara’ italiano l’unico affaccio sullo spazio della Stazione che orbitera’ intorno al nostro satellite. “Queste tecnologie abilitanti ci consentiranno di costruire diversi elementi- prosegue Comparini-, elementi che possono andare da e per la luna, che ci permettono di costruire una base logistica sulla Luna, ma anche una base permanente“. L’Italia ha “competenze, assets, esperienza per fornire servizi completi ad alto valore aggiunto“. Insomma, lo “stimolo alla filiera di portare idee si innesta su una tradizione gia’ ampia“, conclude Comparini. Gli Artemis Accords, la lista di principi guida per i Paesi che partecipano al programma, sono stati firmati anche dall’Italia lo scorso 13 ottobre. Nei prossimi mesi, dopo un confronto tra industria e ricerca, saranno proposte ulteriori attivita’ come contributo italiano al programma Artemis.

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