La Cina sta portando a termine una missione spaziale molto complicata che prevede la raccolta e il trasporto di materiale lunare sulla Terra per la prima volta in oltre 40 anni. La missione si chiama Chang’e in onore della mitica dea cinese della Luna. La sonda Chang’e-5 e’ stata lanciata il 24 novembre e i suoi moduli di atterraggio e risalita sono atterrati il 1 dicembre a nord del Mons Rumker nell’Oceanus Procellarum, noto anche come Oceano delle Tempeste, sul lato visibile della Luna. Dopo che i campioni sono stati raccolti e sigillati, nella tarda giornata di ieri il modulo di risalita di Chang’e-5 e’ decollato dalla superficie lunare (si tratta della prima navicella spaziale cinese in assoluto a decollare da un corpo extraterrestre) e si prevede che effettuera’ il rendez-vous e l’attracco senza equipaggio con il modulo orbitante e di rientro nell’orbita lunare. Un’impresa senza precedenti per una delle missioni piu’ complesse e impegnative della storia aerospaziale cinese.
La China National Space Administration oggi ha pubblicato immagini che mostrano la sonda Chang’e-5 piantare la bandiera nazionale cinese sulla Luna. Le immagini sono state scattate da una telecamera panoramica installata sui moduli di allunaggio e risalita della sonda, prima che ieri il veicolo lasciasse la Luna con i campioni prelevati.
Il 15 dicembre 2013, per la prima volta immagini a colori hanno mostrato la bandiera cinese su un corpo extraterrestre, a bordo di Yutu, primo rover lunare del Paese. A differenza delle bandiere delle precedenti missioni lunari cinesi, la bandiera su Chang’e-5 era fatta di un vero tessuto, piuttosto che di una patina spray. Ingegneri e tecnici cinesi hanno rivelato le tecniche avanzate che sono state utilizzate per questa speciale bandiera. Una bandiera realizzata con tessuti tradizionali molto probabilmente avrebbe perso colore e si sarebbe disintegrata in un ambiente tanto ostile quanto quello lunare, fatto di polvere abrasiva, raggi cosmici non filtrati e brillamenti solari. La bandiera deve anche essere il piu’ leggera e compatta possibile, in quanto la navicella spaziale ha poco spazio per qualsiasi oggetto oltre alle attrezzature scientifiche.
E’ stato necessario piu’ di un anno per trovare un nuovo materiale composito che potesse sopportare il duro ambiente lunare e avere i vividi colori nazionali della Cina. Dopo essere arrotolato, il tessuto non si attacca a temperature che vanno da 150 gradi a 150 gradi sotto zero. La bandiera realizzata con il tessuto pesa solo 12 grammi. Li Yunfeng, direttore del sistema della bandiera, ha detto che questo utilizza una struttura meccanica che e’ stata applicata nello spiegamento di pannelli solari su satelliti e navicelle spaziali. La struttura fa anche si’ il sistema non pesi piu’ di un chilo. Un meccanismo a innesco dispiega la bandiera Secondo Huang e Liao, una bandiera rappresenta la dignita’ e l’onore di un Paese. “Dobbiamo fare in modo che sia immacolata e resti sempre al suo posto”, hanno detto.
La sonda cinese Chang’e-5, composta da un modulo orbitante, uno di allunaggio, uno di risalita e uno di rientro, ha lavorato per circa 19 ore sulla Luna, terminando il 2 dicembre la raccolta dei campioni lunari, riposti in seguito come previsto, secondo la China National Space Administration, in un contenitore all’interno del modulo di risalita della sonda. La missione ha adottato due metodi di campionamento sul nostro satellite, incluso l’utilizzo di trivelle per raccogliere campioni nel sottosuolo e di un braccio meccanico per collezionarne altri sulla superficie. La sonda ha raccolto vari campioni in diversi siti.