Il coronavirus ha causato conseguenze devastanti nel mondo intero: la pandemia, oltre al grande numero di morti e di contagiati, ha creato tantissimi problemi di ‘contorno’. Le misure restrittive, che hanno portato la popolazione a tenersi a ‘distanza di sicurezza’ incide molto su problemi mentali ed interpersonali. Sono sempre più le persone che soffrono di solitudine, depressione, insonnia e altri problemi psicologici che a loro volta causano problemi di relazione.
La pandemia ha influito molto anche sui rapporti sessuali, soprattutto su chi aveva rapporti occasionali e non aveva una relazione stabile. Anche i fidanzati che non vivono sotto lo stesso tetto si sono dovuti adeguare al coronavirus, che è riuscito a spaventare anche coppie sposate e conviventi, che per paura di contagiare o essere contagiati hanno ridotto in maniera drastica i rapporti intimi.
E’ stato registrato un fortissimo calo della libido, ma dall’altro lato c’è stata anche una maggiore richiesta di sex toys. Sia chi si è ritrovato da solo, a non avere nessuno col quale scambiarsi coccole, sia chi invece ha dovuto mantenere accesa la fiamma, ma a distanza, si è ‘reinventato’ con i sex toys. Tra i più gettonati, come spiegato anche dal titolare di un sexy shop, c’è il vibratore telecomandato.
Cos’è il vibratore telecomandato?
Si tratta di un vibratore ‘classico’ disponibile in tante forme e dimensioni, che è possibile comandare tramite un telecomandino a distanza con un telecomando o con lo smartphone
Come funziona il vibratore telecomandato?
Basta indossarlo e azionarlo quando si preferisce col telecomando o con l’app. E’ possibile attivare la vibrazione in qualsiasi momento della giornata, al lavoro, in camera da letto, sul bus, durante una passeggiata o mentre si fa shopping (come mostrato da Sarah Slave durante una trasmissione radiofonica). In giochi di coppia, invece, si può collegare tramite app e con uno specifico codice si interagisce ad una chat col partner che può comandarlo a distanza.