Il Messico ha una serie di ricorrenze che si possono definire uniche nel loro genere come il Cinco de Mayo o il Dia de Muertos, ma tra le festività di dicembre in tutto il mondo una delle più particolari è proprio la Notte dei Ravanelli che si festeggia nel Paese.
Il vero spettacolo natalizio in Messico è, però, quello delle Posadas, le processioni di carattere religioso che simboleggiano la faticosa ricerca della Sacra Famiglia di un riparo nel quale far nascere Gesù Bambino.
La notte dei Ravanelli
In Messico nello stato di Oaxaca si celebra ogni anno a partire dal 23 dicembre la Notte dei Ravanelli. Il nome ci dà già alcune indicazioni su quale sia la tematica di questa ricorrenza: si tratta, infatti, di un festival delle verdure intagliate che si sviluppa nell’arco di tre giorni proprio a cavallo del Natale.
I grandi protagonisti della festa sono proprio i ravanelli che vengono scolpiti dagli artigiani che intagliano le verdure per rappresentare scene del folklore messicano e raffigurazioni sacre come la Natività.
La festa trae le sue origini dal periodo coloniale in cui vennero introdotti proprio i ravanelli nel Messico da parte degli spagnoli. Pare che la tradizione risalga alla curiosa abitudine dei venditori dei mercati di attirare gli acquirenti con delle figure scolpite su rape, ravanelli e cavolfiori.
Le autorità locali, divertite dalla strana usanza decisero di istituzionalizzare l’evento e istituire un concorso dedicato alle migliori sculture realizzate con le verdure. Ancora oggi un giudice sceglie tra le tante opere realizzate quella più meritevole, per complessità della scena e grado di difficoltà, di aggiudicarsi il primo premio.
Il festival ha, però, un inconveniente, si tratta di opere effimere realizzate con verdure fresche che tendono a marcire piuttosto rapidamente, perciò c’è pochissimo tempo per ammirare le singolari opere d’arte prodotte sulla superficie dei vegetali.
Le Posadas: le processioni di Natale in Messico
Tra le festività di dicembre in tutto il mondo c’è quella del Natale Cristiano che viene festeggiato in Messico, particolarmente sentito dal popolo messicano che vive con grande spiritualità questo momento.
Le celebrazioni di Natale in Messico iniziano il 16 dicembre e terminano il 24 dello stesso mese in quella che è definita “la noche buena”, in questo giorno si partecipa alla veglia di mezzanotte e si colloca solo a quel punto la statua di Gesù Bambino nel presepe, analogamente a quanto accade in Italia.
Durante questi 9 giorni le famiglie messicane danno luogo a piccole feste crepuscolari dette Posadas (Locande) che rappresentano, da una parte, simbolicamente i nove mesi della gestazione della Vergine Maria, e dall’altra con esse viene celebrato il vagare di Giuseppe e Maria tra le locande della città di Betlemme fino al momento in cui riuscirono a trovare riparo.
Nelle regioni più tradizionaliste i festeggiamenti coinvolgono interi quartieri e qui si può assistere e a veri e propri gruppi di figuranti che indossano le vesti dei pellegrini e bussano alle porte degli abitanti. Queste processioni prendono il nome di “Posadas” appunto e furono introdotte dal mistico spagnolo Giovanni della Croce nel 1580.
Tutti gli invitati portano con sé piccole candele e i versi che dovranno cantare lungo il percorso della processione che ha luogo intorno alla casa dove la Posada è stata organizzata.
Ad aprire la processione vi sono due persone che portano un piccolo presepe con Maria a dorso di un mulo e Giuseppe. Ma i personaggi possono anche essere interpretati da persone vere un po’ come accade nei nostri presepi viventi.
All’interno della casa i padroni intonano canti e versi rimanendo con la porta chiusa fino al termine della processione che vede le porte aprirsi e la consegna di un piccolo cestino di dolcetti di ogni genere ad ogni invitato.
La notte della Vigilia di Natale, si celebra l’ultima Posada, intorno alla mezzanotte, e a differenza di quelle dei giorni precedenti questa volta la processione porta anche la figura di Gesù. È a questo punto che vengono intonati i Villancicos, i canti di Natale locali e si prega per accogliere il nuovo nato.
La Piñata
La maggior parte delle famiglie messicane, al termine dell’ultima Posada, tradizionalmente si cimenta nella rottura della Piñata, cioè la Pentolaccia di terracotta ripiena di arachidi, agrumi e dolci.
La Pentolaccia viene rotta da un componente della famiglia scelto in precedenza che viene bendato e dotato di un bastone. Dopo aver girato tre volte su sé stesso e grazie ai suggerimenti dei presenti riesce infine a colpire la pentola.
Questa rottura ha un carattere simbolico, poiché la Piñata simboleggia il peccato, mentre colui che brandisce il bastone simboleggia la fede incrollabile del credente.
Le altre tradizioni del Natale messicano
I messicani amano decorare le porte delle loro abitazioni con del muschio profumato che dà un sapore e un profumo caratteristico al Natale in Messico.
Un’altra tradizione introdotta dagli Spagnoli è quella della “Pastorela”. Si tratta di una rappresentazione teatrale a carattere religioso che inizialmente veniva eseguita solo all’interno delle chiese, mentre adesso ha assunto un carattere più profano e folkloristico e si è spostata sulle strade.
Per le strade del Messico, durante il Natale si possono incontrare anche i Nacimientos, creazioni natalizie in legno o argilla che rappresentano scene della Natività e possono essere considerate un analogo dei nostri presepi. Tuttavia, in questo caso le figure hanno dimensioni reali e può capitare che per gli animali vengano usate caprette e pecorelle vive e vegete.
Il Natale sulla tavola messicana
Tra le specialità gastronomiche tradizionali del Natale in Messico si possono certamente annoverare: l’ensalada de noche buena (un’insalata di lattuga e barbabietole) che viene appunto consumata la sera della Vigilia; ma anche il tacchino ripieno di mandorle e il filetto di carne e pesce secco che sono tra i piatti principali del periodo natalizio.
Seguono nel pasto tradizionale i buñuelos, un particolare tipo di frittelle e il ponche navideño (una bevanda calda con tejocote, zucchero di canna, cannella e uva secca). Tra le altre pietanze che si possono gustare vi sono i tipici tamales riempiti con vari ingredienti e il pozol, una zuppa con pollo e maiale.
Tutti questi piatti vengono solitamente consumati alla Vigilia di Natale, mentre nel giorno di Natale, quando si aspetta la visita degli amici e dei parenti, si procede con il Rescalentado (il riscaldato), che come spiega eloquentemente il nome prevede lo scaldare il cibo del cenone del giorno prima per condividerlo e consumarlo tutti insieme.