Nuova variante inglese di SARS-CoV-2, tanti italiani bloccati nel Regno Unito. La testimonianza di un’insegnante costretta a passare il Natale da sola: “spero di non intristirmi troppo”

Insegnante italiana costretta a trascorrere da sola il Natale nel Regno Unito a causa delle decisioni del governo a seguito della diffusione della variante inglese di SARS-CoV-2
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La nuova variante di SARS-CoV-2 sta destando un po’ di preoccupazione, troppa e ingiustificata a detta degli esperti. Nonostante le tante rassicurazioni riguardanti questa variante inglese, il Regno Unito è letteralmente bloccato: sono stati interrotti i collegamenti e tanti italiani non potranno rientrare nel proprio Paese. Nonostante la possibilità per gli italiani residenti in Italia di rimpatriare, c’è a chi non conviene un rientro nel nostro Paese a causa dell’obbligo di quarantena di 14 giorni e anche di un imminente ritorno nel Regno Unito per lavoro. E’ questo il caso di Serena Repetto, insegnante di fisica presso la Highgate School di Londra, che ha rilasciato all’Adnkronos la sua testimonianza.

Per lei sarà il primo Natale da sola, lontana dalla sua famiglia: ”Questo sarà il primo anno, in 35 anni e in dieci che vivo all’estero, che non sarò con la mia famiglia. E’ stato uno shock, non me l’aspettavo. Non c’era stato nessun preavviso. Il mio volo era previsto per lunedì, me l’hanno cancellato domenica sera. Non mi aspettavo una variante inglese né il modo in cui l’Europa ha reagito nei confronti del Regno Unito. Spero di non intristirmi troppo”, ha affermato pensando ai genitori di oltre 70 anni che vivono separati. Il Natale? Lo trascorrerà ”con una mia collega, che è metà italiana e metà inglese. Ha capito la situazione in cui mi trovo e insieme cercheremo di ricreare un’atmosfera natalizia italiana, ma non sarà la stessa cosa ovviamente. Non sono religiosa, ma Natale è una festa che storicamente nella mia famiglia trascorriamo sempre insieme, anche se nel resto dell’anno siamo lontani e siamo indipendenti”.

La docente Repetto ha poi spiegato perchè non farà rientro in Italia: ”E’ necessaria una quarantena di 14 giorni. E poi il 4 gennaio devo tornare a insegnare. Avevo pianificato tutto, mi hanno distrutto il piano. Ho avuto fortuna che dato l’elevato numero dei contagiati nel quartiere dove vivo, quello di Walphamstow, ho fatto un self test gratuito. Cioè mi sono fatta il test da sola in un parcheggio a dieci minuti a piedi da casa mia”. Un ”sistema che funziona molto bene”, per il quale ”sono molto grata al sistema sanitario inglese’‘.

Intanto, a Londra, ”la gente continua ad andare in giro. Le strade sono piene e non mi sembra che la situazione sia molto cambiata. Quello che ho notato è un miglioramento nell’uso delle mascherine nell’ultima settimana, forse per la paura della variante. Ma le strade continuano a essere piene. La metropolitana anche”, ha concluso.

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