Previsioni meteo stagionali, intriganti manovre stratosferiche. Svolta fredda per Natale?

Previsioni meteo: improvvisi riscaldamenti nella stratosfera potrebbero minare la stabilità del Vortice Polare, con effetti invernali a sorpresa già dalle feste di Natale, ma ancor più in gennaio. Le ultimissime
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Stiamo monitorando da un po’ di giorni le dinamiche ai piani più alti dell’atmosfera, intorno ai 30.000 m circa. Si tratta di una sezione le cui vicende termiche possono, se di un certo spessore, influenzare i comportamenti del Vortice Polare Troposferico, quella trottola fredda che ruota abbastanza stabilmente al Polo Nord.  Ebbene, proprio a quelle quote intorno ai 30.000 m in corrispondenza della calotta polare, stiamo registrando già in questi giorni dei progressivi riscaldamenti i quali, nei forecasts, si farebbero via via più pronunciati nel corso della seconda decade del mese e ancor più in approssimazione al Natale. Si tratta di riscaldamenti che i  modelli matematici hanno iniziato a rilevare da qualche giorno e che sono visti nelle simulazioni come crescenti per almeno i prossimi 15 giorni. Il dato certo, a ora, è che un aumento termico soprattutto sull’Artico siberiano-Bering-Alaska c’è, in quanto è già attivo, seppure agli albori e non importante. Naturalmente più aleatorio è il riscaldamento successivo, ma che è visto costantemente in crescita, sino a diventare importante sul finire della seconda decade, poi ancora in prosecuzione e via via più intenso verso Natale.

Stiamo parlando, naturalmente, di simulazioni e di conseguenza di ipotesi evolutive e non certezze, ma se dovesse andare in porto il trend di riscaldamento così come evidenziato dal modello europeo nell’ultimo aggiornamento per quelle sezioni atmosferiche, con buona probabilità ne potrebbe venire fuori una intrigante evoluzione circolatoria in senso dichiaratamente invernale anche per il Mediterraneo centrale e per l’Italia. Dai forecasts del modello, infatti, si evince una notevole permeazione del riscaldamento a tutte le quote stratosferiche, fino alle soglie della Troposfera, ma con addirittura, a 10 hpa, possibile azione di attacco al VP a due onde, oltre a quella aleutinica, anche una rediviva onda atlantica, azione che andrebbe a spezzare letteralmente il VPS. Al momento si tratta di ipotesi, la distanza temporale suggerisce ancora molta prudenza perché tante variabili potrebbero ancora intervenire, tuttavia, così come presentata l’evoluzione nell’ultimo aggiornamento e, a dire il vero, con accenni da qualche giorno in questo senso, potrebbe venirne fuori una configurazione di quelle invernali pesanti.  Se accadessero le dinamiche disegnate oggi, i tempi di condizionamento verso il basso sarebbero incerti, potrebbero essere abbastanza immediati, con irruzione fredda già verso Natale o fine anno, o comunque potrebbero slittare anche a inizio gennaio, se le manovre di condizionamento stratosfera-troposfera dovessero manifestarsi più articolate, coma sarebbe anche più plausibile. Naturalmente, ancor prima dei tempi di condizionamento, bisognerà valutare se effettivamente quelle manovre andranno in porto in Stratosfera e ciò lo vaglieremo costantemente apportando periodici aggiornamenti su questa possibile, intrigante evoluzione invernale tra Natale, fine anno e inizio gennaio.

Di seguito le pagine per monitorare la situazione in tempo reale ecco le immagini di radar, satelliti e fulminazioni in diretta:

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