La nuova variante di SARS-CoV-2, individuata in Inghilterra, ha scatenato il panico ma in realtà, da più parti, gli esperti spiegano che l’allarmismo che si è generato dopo la notizia è ingiustificato. Tra questi, vi è anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino. “I virus mutano, rientra nella loro natura, si tratta di un processo che accade ogni giorno, ogni istante, ogni volta che avviene una replicazione, per cui le varianti del virus che si sono succedute e si stanno succedendo nella popolazione non rappresentano assolutamente qualcosa di anomalo. Questo non deve destare preoccupazione – sottolinea l’esperto – quanto piuttosto evidenziare l’importanza di investire nei laboratori di analisi genomica nel nostro paese, perche’ in Italia il sequenziamento non avviene in tutti i laboratori”.
Il direttore aggiunge che grazie alla tecnica PCR e’ possibile rilevare la presenza del virus, ma per avere una panoramica della situazione e’ necessario procedere con il sequenziamento del genoma virale. “Senza dati sul sequenziamento – sostiene Bassetti – non abbiamo modo di conoscere la reale distribuzione delle mutazioni. Per quanto riguarda le varianti inglese, africana, quella spagnola di questa estate e tutte le altre che non abbiamo nemmeno classificato, quindi, non possiamo escludere che abbiano circolato anche nel nostro paese”. L’infettivologo sottolinea che questa situazione deve rappresentare uno stimolo a mantenere elevato il livello di vigilanza, vista la contagiosita’ delle mutazioni, ma rassicura sulle potenzialita’ del vaccino. “Dobbiamo continuare ad adottare le misure precauzionali – conclude Bassetti – praticando una corretta igiene delle mani, utilizzando la mascherina in modo adeguato e mantenendo il distanziamento sociale, ma la presenza di mutazioni non deve creare allarmismi, perche’ si tratta di un fattore inevitabile che accomuna tutti gli agenti patogeni”.