Siamo ormai alla vigilia dell’annunciato peggioramento di stampo invernale che interesserà l’Italia a partire dalla giornata di domani, venerdì 15 gennaio. Un’ondata di freddo che persisterà per 3/4 giorni, fino al 18/19 del mese, e che sarà caratterizzata dall’avvento su Mediterraneo centrale e sull’Italia di aria artica-continentale proveniente direttamente dalla Russia. In realtà, sull’Italia giungeranno le propaggini di una estesa massa d’aria freddissima che invaderà nel corso dei prossimi giorni tutto l’Est Europa fino a valori di -20°C intorno ai 1500 m. Tuttavia, sebbene non arrivi il gelo intenso sulla nostra penisola, entreranno certamente isoterma piuttosto fredde, fino a -8/-9°C alla medesima quota di 1500 m sulle regioni del versante adriatico, su quelle relative appenniniche, ma diffusamente anche al Sud.
Naturalmente, appena le correnti fredde irromperanno sui nostri mari, si innescherà un vortice depressionario al suolo, invorticamento dal basso fisiologico per reazione tra l’aria più tiepida dei nostri bacini e la massa d’aria fredda. Secondo gli ultimissimi dati, il vortice nei bassi strati si innescherà sul Mar Tirreno, dai settori centrali verso quelli del basso Tirreno, qui approfondendosi ulteriormente. Ci saranno piogge e nevicate che riguarderanno diverse regioni, soprattutto quelle appunto tirreniche e appenniniche centro-meridionali, ma anche le aree adriatiche, qui per precipitazioni essenzialmente da “stau”. Già nevicate sono in atto sui settori settentrionali delle Alpi, ma in questa sede vogliamo soffermarci sull’area che, a nostro avviso, sarà la più colpita dalle precipitazioni nevose, cioè l’area appenninica del basso Tirreno.
Intanto va detto che il clou del maltempo invernale, dovrebbe esplicarsi dalle ore pomeridiane di domani e fino a quelle serali e notturne verso sabato. Come visibile dalla mappa allegata, abbiamo circoscritto, con colori a scala di blu, i settori che potrebbero vedere la neve più copiosa. Si tratta essenzialmente dei rilievi campani tra Avellinese e Salernitano orientale, dei rilievi lucani, soprattutto centro-occidentali, e poi di quelli calabresi centro-settentrionali. Su tutte queste aree sono previste nevicate anche forti nel pomeriggio sera di domani, a quote mediamente comprese tra 400 e 600 m, ma in serata possibili anche a quote più basse. Sono attesi accumuli mediamente sui 5/10/15 centimetri oltre 500/700 m, ma fino a 20 cm sulla Lucania sudoccidentale e 20/25 cm sull’area Sila. Diversi centimetri anche sotto i 500 m e fino a 2/300. Altre nevicate, un po’ più irregolari, sono attese anche sull’Appennino meridionale calabrese, ma qui a quote un po’ più alte, 800/1200 m, e locali nevicate anche sui rilievi settentrionali siciliani. Infine, nevicate fino a bassa quota, ma in forma anche qui più irregolare, sugli Appennini fra Nord Puglia, Nord Campania, Molise e Abruzzo; nevicate fino in valle ancora al mattino sulle Alpi, poi qui via via in attenuazione. Emblematiche anche le mappe del modello Moloch dell’ISAC-CNR e quelle del modello europeo ECMWF:
La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare questa fase di maltempo invernale, apportando aggiornamento continui nel corso delle prossime ore e dei prossimi giorni. Per monitorare il maltempo in atto, ecco le migliori pagine del nowcasting: