Roberto Vecchioni è stato ospite oggi di Domenica In e ha risposto anche a domande riguardanti il coronavirus ed i vaccini: “vaccino? Certo, lo farei anche due volte, tre volte. Lo farò a Milano, io ho 78 anni lo farò ad aprile? Spero anche prima, se me lo facessero domani lo farei. Ma non si possono rubare? Io sto bene, ho vissuto tutti i momenti brutti della vita cercando di andare avanti, ne ho avuti tanti, tantissimi, li ricordo col sorriso ma ne ho avuti tanti, amici persi, persone che se ne sono andate, dolori fisici, psicologici”, ha dichiarato nella sua chiacchierata con Mara Venier.
“Come superarli? Il segreto è amare la vita come uno spettacolo di cultura, e quando io sono giù penso ad un libro, ad un quadro, alla scienza, rimuovo il dolore, certo che va rimosso. Il dolore è importante, è l’altra faccia della nostra vita, se non ci fosse la gioia non avrebbe questo valore. Dobbiamo avere il piacere di tornare felici”, ha aggiunto Vecchioni, che ha dovuto fare i conti con un brutto tumore che lo ha costretto a togliere la prostata. “Ho 4 figli e 4 nipotine, sono un nonno completamente rimbambito. A Natale ho fatto un’illuminazione con tre renne e un Babbo Natale di tre metri solo per loro, due giorni a metter luce son stato. E’ stato un Natale meraviglioso, ovviamente a distanza”, ha concluso.