Dpcm, pubblicate le Faq: dagli spostamenti ai funerali, alle persone con cui stare in auto, ecco cosa si può fare

Il Governo ha deciso di fare chiarezza sui troppi interrogativi degli italiani in merito al Dpcm: ecco cosa si può e non si può fare in base al colore della regione
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A causa della confusione e dei tanti quesiti che gli italiani si pongono ormai fa giorni, il governo ha pubblicato le Faq relative al Dpcm per rendere più chiaro cosa si può e non si può fare in base alla zona assegnata alla propria regione. Ad esempio, non molti sanno che si può usare l’automobile “con persone non conviventi, purché davanti ci sia solo il guidatore e due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori”. Inoltre, anche in zona rossa facendo sport si può entrare in un altro comune purché lo spostamento sia “funzionale all’attività sportiva stessa”.

Ma andiamo con ordine e proviamo ad individuare quali, tra queste Faq, interessano maggiormente i cittadini (la lista completa è consultabile al seguente link: governo.it).

Attività sportiva

Nell’area rossa è consentito svolgere l’attivita’ sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. Lo si legge nelle Faq del Governo, secondo cui e’ tuttavia possibile, “nello svolgimento di un’attivita’ sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purche’ tale spostamento resti funzionale unicamente all’attivita’ sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza“. E a proposito di bicicletta, il suo uso e’ consentito in zona rossa anche “per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessita'”. E pure, “per svolgere attivita’ motoria all’aperto nella prossimita’ di casa propria, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro”. Regole analoghe valgono per l’attivita’ motoria senza bicicletta, che puo’ essere svolta individualmente e vicino casa, ma con la mascherina. Le passeggiate sono ammesse, in quanto attivita’ motoria, esclusivamente in prossimita’ della propria abitazione e, naturalmente, nel caso siano motivate per compiere gli altri spostamenti consentiti (andare al lavoro, motivi di salute o necessita’). L’accesso a parchi e giardini pubblici e’ consentito “a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento e comunque in prossimita’ della propria abitazione”.

Sì a spostamenti tra regioni per funerali parenti

Sì agli spostamenti tra regioni di diverso colore per i funerali dei parenti. Lo prevedono le Faq del Governo. “La partecipazione a funerali di parenti stretti (per tali potendosi ragionevolmente ritenere almeno quelli fino entro il secondo grado) o di unico parente rimasto – si legge nelle Faq – sempre nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza, costituisce causa di necessita’ per spostamenti, anche tra aree territoriali a diverso rischio e con discipline differenziate per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid-19″. 

Sì a caccia e pesca in area gialla, vietate in zona rossa

L’attivita’ venatoria o la pesca dilettantistica o sportiva sono consentite ovunque all’interno dell’area gialla; consentite in area arancione solo nell’ambito del proprio Comune; vietate in area rossa.

Sì agli accompagnatori per gli spostamenti tra regioni

Se una persona e’ giustificata a spostarsi tra regioni di diverso colore ma non ha la macchina o la patente, o non sia autosufficiente o abbia un altro impedimento, puo’ farsi accompagnare da un familiare (preferibilmente convivente) o da una persona incaricata del trasporto, da e verso la propria abitazione, anche tenuto conto dell’esigenza di limitare quanto piu’ possibile l’utilizzo di mezzi pubblici. Nel caso in cui l’accompagnatore e l’accompagnato non siano conviventi devono indossare entrambi la mascherina. Nel rispetto di tali condizioni, anche lo spostamento dell’accompagnatore e’ giustificato.

In zona rossa confermate visite da parte di due persone

Dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, in area rossa sono consentiti esclusivamente spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessita’ (anche verso un’altra Regione) ed e’ sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, comprese le seconde case. Lo ribadiscono le Faq del Governo, che confermano come, tra le 5 e le 22, una volta al giorno, e’ consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata situata nello stesso Comune, a un massimo di due persone, oltre a quelle gia’ conviventi nell’abitazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con se’ i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, tale spostamento e’ consentito anche entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto pero’ di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. Il rientro a casa dopo essere andati a trovare amici o parenti deve sempre avvenire tra le 5 e le 22, su tutto il territorio nazionale e indipendentemente dal fatto che il giorno sia feriale o festivo. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22 e le 5 restano esclusivamente quelli di lavoro, necessita’ o salute.

Sì a spostamenti tra zone per assistere non autosufficienti

Le Faq del Governo spiegano che lo spostamento per dare assistenza a parenti non autosufficienti e’ consentito anche tra Comuni e Regioni in aree diverse, “ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti” in quel Comune o Regione. Non e’ possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma un solo parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli gia’ assiste. All’interno della zona rossa si puo’ andare ad assistere un parente o un amico non autosufficiente perche’ e’ “una condizione di necessita'”. Nel caso si tratti di persone anziane o gia’ affette da altre malattie bisogna pero’ tenere presente “che sono categorie piu’ vulnerabili e quindi occorre cercare di proteggerle dai contatti il piu’ possibile”. Per chi vive in zona rossa, invece, fino al 15 gennaio sono vietati gli spostamenti in un’altra regione per andare a trovare i propri genitori, anziani ma in buona salute.

Funzioni religiose con persone ovunque con protocolli

Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purche’ nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni. E’ quanto si legge nelle Faq sul sito del Governo, nello specifico per tutte le aree. Sono consentite anche le tumulazioni e le sepolture rispettando la distanza interpersonale di un metro tra le persone che vi assistono ed evitando ogni forma di assembramento.

Ok spostarsi per vedere immobili da comprare o affittare

E’ possibile spostarsi da un Comune a un altro per andare a vedere degli immobili da acquistare o prendere in affitto”. E’ quanto si legge nelle Faq sul sito del Governo, nello specifico per tutte e tre le aree. “Tuttavia – si legge ancora – le visite degli agenti immobiliari con i clienti presso le abitazioni da locare o acquistare potranno avere luogo solo con l’utilizzo, da parte dell’agente immobiliare e dei visitatori, delle mascherine e dei guanti monouso e mantenendo in ogni momento la distanza interpersonale di almeno un metro e, preferibilmente, quando le abitazioni siano disabitate”.

Genitori separati possono andare sempre a trovare figli

I separati o divorziati possono andare a trovare i figli minorenni anche in un’altra Regione o all’estero. Spiegano le Faq del Governo, secondo cui “gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di se’, sono consentiti anche tra Regioni e tra aree differenti“. Questi spostamenti dovranno in ogni caso avvenire “scegliendo il tragitto piu’ breve” e nel rispetto delle prescrizioni sanitarie (persone in quarantena, positive, immunodepresse, eccetera). Per quanto riguarda gli spostamenti da e per l’estero occorre informarsi sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o in cui ci si deve recare. E’ invece “possibile ma fortemente sconsigliato” spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro perche’ “gli anziani sono tra le categorie piu’ esposte al contagio e devono quindi evitare il piu’ possibile i contatti con altre persone”. Pertanto, questo spostamento e’ ammesso “solo in caso di estrema necessita’, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con se’ per ragioni di forza maggiore“. In questo caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, “percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno“. Ma se possibile, “e’ assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalita’ di lavoro agile o di congedi“.

Ok non conviventi in auto, ma davanti solo guidatore

Si puo’ usare l’automobile “con persone non conviventi, purche’ siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina”. “L’obbligo di indossare la mascherina – si legge ancora – puo’ essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore“.

Coldiretti: Ok spostamenti per 1,2 mln contadini per hobby

È consentito, anche al di fuori del Comune ovvero della Regione di residenza, lo svolgimento di attività lavorativa su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione“. Lo rende noto la Coldiretti nell’evidenziare che la Faq pubblicata sul sito del Governo chiarisce che anche nelle zone rosse e arancioni è possibile la cura dei terreni ai fini di autoproduzione, anche personale e non commerciale, voce che integra il presupposto delle esigenze lavorative, contemplato per le zone arancioni e ross” dagli artt. 2 comma 4 lett. a), e 3, comma 4, lett. a), del Dpcm 3 dicembre 2020. Quindi – sottolinea la Coldiretti – la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo (quale quella di raccolta delle olive, conferimento al frantoio e successiva spremitura) sono consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.

“Una precisazione importante che – ha sottolineato la Coldiretti – consente gli spostamenti per 1,2 milioni di italiani che fanno gli agricoltori solo per passione coltivando appezzamenti di terreno pubblici o privati per garantirsi cibo genuino e trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta. Accanto a chi esprime la propria passione in orti e giardini ci sono anche molti italiani che non si accontentano e coltivano almeno un ettaro di terreno a uso familiare. Si tratta in larga maggioranza di famiglie che hanno ereditato aziende o pezzi di terreno da genitori e parenti dei quali hanno voluto mantenere la proprieta’ per esercitarsi nel ruolo di coltivatori e allevatori, piuttosto che venderli come accadeva spesso nel passato”. “Ma ci sono anche tanti che – ha concluso Coldiretti – hanno acquistato terreni o piccole aziende agricole anche in aree svantaggiate per ristrutturarle e avviare piccole attivita’ produttive, dall’olio al vino, dall’allevamento delle galline a quello dei cavalli”.

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