Da lunedì l’Italia tornerà ad essere divisa in colori, con 5 Regioni in ‘zona arancione’ e le restanti tutte in zona gialla. La battaglia col coronavirus non è ancora terminata e c’è chi chiede al Governo un nuovo lockdown nazionale per uscirne, persone della popolazione ma anche esperti. A riguardo è intervenuto oggi Matteo Bassetti, che ha bocciato categoricamente questa opzione, spiegando il suo punto di vista, specificando che non è necessario ‘punire’ tutt’Italia. “Alcuni miei colleghi prospettano e suggeriscono al mondo politico un nuovo lockdown nazionale. Chiudere nuovamente tutta l’Italia per un certo periodo senza nessuna differenziazione. In questo momento non mi pare che la situazione dei contagi e dei ricoveri sia incontrollata in tutta Italia, ma forse non conosco alcuni dati in loro possesso. Ci sono alcune Regioni che sono in piena seconda ondata e per la terza vedremo a febbraio-marzo. Ma ci sono altre Regioni che hanno ospedali non pieni e l’indice Rt intorno a 0.90 o 0.95 e comunque sotto 1“, ha scritto sui social l’infettivologo e direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria,
“Quindi fare di tutta l’erba un fascio e dire che tutta Italia deve andare in lockdown è sbagliato. Siamo oltre 60milioni di italiani e la misura unica non serve. Il sistema dei colori ovvero quello di decisioni da prendersi localmente, addirittura a livello provinciale sulla base di dati oggettivi ha ottenuto buoni risultati ed è metodologicamente corretto. Occorre imparare dagli errori commessi. La scelta fatta a Natale di diversificare in maniere nazionale i colori in pochi giorni, uno rosso, due arancioni e poi nuovamente rosso, e permettere alle persone di fare acquisti in quei giorni arancio,non è stata molto intelligente e non mi pare che abbia portato buoni risultati. E’ stato il periodo peggiore degli ultimi mesi.Questa scelta è stata dal principio sbagliata e non ha fatto contento nessuno“, ha concluso Bassetti.