Mont Saint-Michel: la perla magica della Normandia

Un borgo millenario intriso di storia e leggende che si intrecciano al fenomeno delle maree, sono questi gli elementi che fanno di Mont-Saint-Michel uno dei siti più preziosi della Normandia
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Nella Bassa Normandia francese la perla magica di Mont-Saint-Michel unisce la storia millenaria del borgo medievale e la maestosità dell’abbazia benedettina che si uniscono allo spettacolare gioco delle maree sigiziali facendo del sito uno dei più visitati della Francia, secondo solo alla Reggia di Versailles e alla Tour Eiffel.

Nel 2020 il sito ha visto terminare la lunga serie di lavori intervenuti per ridare al luogo l’aspetto che aveva un millennio fa, dopo che, in seguito a uno scriteriato intervento antropico, si era accentuata la sedimentazione intorno al mare che aveva comportato l’arretramento del mare e l’avanzamento della costa, intralciando in tal modo l’osservazione del fenomeno naturale che interessa l’isola.

Mont-Saint-Michel: la meraviglia dell’Occidente

Al confine con la Bretagna, lungo la costa settentrionale francese nella regione della Bassa Normandia si trova uno dei luoghi più affascinanti del mondo: il Mont-Saint-Michelle, che con il suo fenomeno delle maree e le magnifiche strutture medievali immerse nel mare offre ogni anno a milioni di visitatori uno spettacolo talmente suggestivo da aver valso al sito il soprannome di “meraviglia dell’Occidente”.

Proprio per la sua straordinaria bellezza, dal 1979, è stato inserito dall’Unesco tra i Patrimoni mondiali dell’umanità, e in effetti si tratta di un luogo incantato che sembra uscito dalle fiabe, tanto che anche la Disney l’ha eletto come luogo d’ispirazione per il castello del lungometraggio d’animazione Rapunzel che trae origine dalla favola di Raperonzolo dei fratelli Grimm.

Mont-Saint-Michel è definito come un isolotto roccioso con una circonferenza di circa 960 metri che si eleva per 92 metri sul livello del mare ed è situato tra la punta bretone di Grouin e la punta normanna di Champeaux.

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Mont-Saint-Michel la storia e la leggenda

mont-saint-michel-abbaziaSecondo la leggenda, nel 709 d.C., l’arcangelo guerriero San Michele sarebbe sceso dal cielo quando mancava poco alla fine del mondo e avrebbe imposto al vescovo di Avaranches, Oberto, un’impresa eccezionale: quella di costruire sul Mont Tomb, un masso alto 76 metri, una chiesa.

Allora, quel luogo impervio, dove la gente non osava avvicinarsi perché chiunque ci provasse rimaneva inghiottito dalla palude circostante o annegava nella marea che si alzava all’improvviso, divenne isola, e Oberto accettò la missione di San Michele pur di salvare i poveri mortali.

Dopo secoli di lavori che videro un piccolo esercito di muratori e falegnami trasportare incessantemente i materiali e mettersi all’opera per costruire, sul finire del X secolo d.C. sul monte finalmente sorse un’abbazia, un monastero e un piccolo villaggio di poche case; ma soprattutto iniziarono ad arrivare i pellegrini, attratti dall’impresa, dal luogo che aveva del miracoloso e dal timore che la fine del mondo stesse per giungere come predetto al vescovo Oberto.

interno-chiesa-abbazia-mont-san-michelDurante i secoli successivi venne costruita una nuova chiesa sull’oratorio e sul monastero, poiché la conformazione dell’isola con poco spazio a disposizione non consentiva lo sviluppo in orizzontale e comportò la crescita in verticale delle strutture che inglobarono quelle sottostanti.
Le aggiunte di epoche diverse hanno generato un paesaggio eclettico con riconoscibili tre stili fondamentali: il romanico, il gotico e il flamboyant. Questo stile gotico “fiammeggiante” evidenzia attraverso l’uso di questo termine proprio l’andamento sinuoso delle linee dell’architettura, dove gli slanci diventano simili a fiamme guizzanti e i complessi strutturali di archi rampanti e costoloni divengono sempre più sottili ed accentuati.

Il borgo e l’abbazia benedettina

bastioni mont saint michelIl borgo, ancora oggi, appare circondato da mura medievali che si snodano lungo le pareti rocciose dell’isolotto e l’unica via d’accesso è rappresentata dall’ingresso nella cerchia dei bastioni che prende il nome di Porte de l’Avancée.
Superata questa si incontra la Porte du Boulevard con i suoi caratteristici cannoni e la Porte du Roi sulla quale sono impressi i fregi della città e dell’abbazia.
Varcata l’ultima soglia si giunge alla Grand Rue, fiancheggiata da edifici risalenti al XV e XVI secolo, da qui si intraprende la salita della scalinata di ben 350 gradini che conduce all’abbazia e che è senza ombra di dubbio l’attrazione principale di Mont-Saint-Michel.

Mont_Saint_Michel_chiostroQuesta si erge sulla sommità del monte ed è meta di pellegrinaggio dei fedeli a San Michele Arcangelo. Nonostante i rimaneggiamenti avvenuti nei secoli, a causa di incendi, crolli, ricostruzioni, semplici cambiamenti funzionali o scelte architettoniche, l’abbazia benedettina conserva alcune preziose testimonianze del passato come l’eccezionale chiostro gotico-normanno che racchiude in se un luogo di somma pace.

La chiesa abbaziale stessa è un prodigio architettonico con il refettorio e il sagrato mirabili esempi di architettura ecclesiastica e le varie componenti giustapposte a partire dal X secolo non solo in termini di spazio, fattore che ha comportato l’edificazione dei diversi elementi necessari alle attività del monastero nelle aree anguste a disposizione, ma anche in qualità di sovrapposizione di stili come il romanico, il carolingio, il gotico e il flamboyant.

Il fenomeno della marea

maree-del-mont-saint-michelLa baia del Mont-Saint-Michel è teatro di uno dei fenomeni più magici connessi alle grandi maree dell’Europa continentale.

Le maree sono lunghe onde causate dalla forza dell’attrazione gravitazionale della Luna e del Sole sulla Terra e la costa della Normandia, in particolare il golfo di Saint-Malo, ne è particolarmente soggetta poiché viene bagnata dal Canale della Manica.
Qui l’effetto delle maree è amplificato nei mari comunicanti con gli Oceani attraverso un braccio stretto e non appena il coefficiente di marea supera 110, il Mont-Saint-Michel diventa un’isola nel giro di poche ore.

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Con la bassa marea l’acqua si ritira di 25 chilometri e appena 12 ore il mare ritorna sottoforma di un’onda alta mezzo metro che si muove con una rapidità tale che lo scrittore Victor Hugo descrisse con queste parole: “avanza rapida quanto un cavallo al galoppo”.

L’acqua ricopre il guado sommergibile e la rocca rimane senza accesso diretto al continente.
mont-saint-michel-alta-mareaQuesto fenomeno, il fatto che la zona fosse soggetta anche alla manifestazione delle sabbie mobili e la posizione dell’isolotto hanno fornito al monastero una protezione formidabile, tanto che all’inizio del XIX secolo si vollero sfruttare queste condizioni di inaccessibilità per trasformare il Mont-Saint-Michel in un penitenziario.

Oggi per osservare il fenomeno dell’alta marea e l’arrivo del mascheretto (il fronte d’onda che risale l’imboccatura della baia) è bene arrivare due ore prima che questa si verifichi. La baia dispone di molti punti d’osservazione privilegiati come: Grouin du Sud a Vains-Saint-Leonard, Roche Torin a Courtils o ancora Gué de l’Epine a Val-Saint-Père.

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