SARS-CoV-2, Gismondo (Sacco): “Il lockdown svuota gli ospedali ma anche la vita, considerare socialità ed economia”

“La virologia da sola non può dettare decisioni su chiusure, considerare socialità ed economia”, afferma la microbiologa Gismondo in merito all'emergenza SARS-CoV-2
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Mentre l’Italia a colori si divide fra chi non accetta di tornare zona rossa, come la Lombardia e la provincia di Bolzano, che hanno contestato la decisione, e chi all’opposto sostiene la necessità di nuove chiusure totali per affrontare l’emergenza da SARS-CoV-2, come la Sicilia che ha richiesto la zona rossa, dalla microbiologa dell’ospedale Sacco di Milano Maria Rita Gismondo arriva l’invito a considerare anche la socialità e l’economia nelle decisioni sulle chiusure.

Se noi dobbiamo porci come obiettivo quello di svuotare le terapie intensive e di allentare la pressione sugli ospedali, i lockdown sono l’unica soluzione. Ma dobbiamo guardare alla vita in toto e la vita non è fatta solo di ospedali che si svuotano di malati in terapia intensiva: è fatta anche della nostra socialità e di un’economia che è devastata“, afferma Gismondo all’Adnkronos Salute, dicendo di non avere “la soluzione”, ma di ritenere che la virologia non possa da sola dettare la linea sui provvedimenti anti-Covid. “Da virologa – precisa la direttrice Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze del Sacco – dico che tra vaccino e misure di prevenzione ovviamente conterremmo il virus il più possibile, ma da donna che vive in una società non posso non tener conto anche di tutti gli altri fenomeni collaterali a Covid. L’invito è che non si prendano in considerazione soltanto dati, peraltro alcuni discutibili, relativi a percentuali di positività o Rt, ma anche tutti gli altri fattori sociali ed economici, e che poi chi ne ha la responsabilità adotti delle misure. La decisione – ammonisce però Gismondo – non può essere solo virologica“.

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