Qualche giorno fa, nel pieno del dibattito sui medici no-vax e la necessita’ di estendere il vaccino contro il Covid anche ai liberi professionisti sanitari non dipendenti del SSN, Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma (OmCeo), lo aveva detto chiaramente: il siero va dato a tutti i sanitari, invitando anche i colleghi piu’ restii a farsi vaccinare per non essere veicolo di contagio. Oggi, a soli 7 giorni dall’avvio della campagna vaccinale per gli operatori sanitari, il presidente ha incassato la promessa dall’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che il vaccino verra’ fatto a tutti i professionisti, dipendenti e non, pensionati riservisti che possono sostituire un collega, medici specializzandi che hanno recentemente protestato per essere stati messi in coda alla lista, gli odontoiatri, gli iscritti ai vari ordini medico-sanitari che non sono integrati nella sanita’ pubblica ne’ accreditata. Ecco cosa ha detto Magi, intervistato dall’Agenzia Dire.
– Presidente Magi, ha portato in OmCeo un importante risultato. Come vi state organizzando e cosa comportera’?
“All’assessore D’Amato, che ringrazio, come Ordine di Roma forniremo tutti i nominativi dei colleghi che devono essere vaccinati, professionisti che sarebbero sfuggiti alle maglie regionali poiche’ di difficile individuazione, essendo impegnati in strutture non convenzionate. Lo schema si replichera’ per le altre province laziali, cosi’ da coprire, con il vaccino, tutta la popolazione sanitaria del Lazio. Abbiamo conteggiato le dosi disponibili: I vaccini per tutti il personale sanitario ci sono. Questo accordo puo’ aprire la strada alla copertura vaccinale di tutti i sanitari, non solo regionale ma a livello nazionale, FnomCeo valutera’ come attuarla sul territorio”.
– Piu’ medici vaccinati significa avere potenziali vaccinatori in piu’, pertanto riuscire a risolvere eventuali ritardi sulla tabella di marcia delle vaccinazioni?
“Esatto. In questo modo daremo un contributo piu’ generoso agli sforzi dei team vaccinali. Attenzione pero’: i professionisti che saranno vaccinati, potranno essere coinvolti per la somministrazione dei vaccini di piu’ facile gestione, come Astra-Zeneca e Johnson & Johnson, quando verranno approvati. Per il vaccino Pfizer non sara’ possibile perche’ necessita di una conoscenza e un’esperienza molto specifica. Come sappiamo e’ un vaccino delicato, sia per la somministrazione che per la conservazione, non possiamo permetterci di sbagliare”.
– In questi giorni in cui e’ arrivato il vaccino si e’ ripresentato, nel dibattito, il tema del coinvolgimento dei medici di famiglia come vaccinatori. Siete pronti a farli?
“I medici di base sono gia’ censiti per ricevere il vaccino e di conseguenza sono a disposizione per effettuare le somministrazioni, non appena sara’ possibile farli nei luoghi adibiti, come le ‘primule’, le strutture decise dal Commissario Arcuri. Con l’accordo di oggi, tra Regione Lazio e Omceo Roma, ai 130-140mila medici, attuali, che somministrano il vaccino, diventeremo almeno 400mila medici sul territorio nazionale. Una grande mano e una velocizzazione per la campagna vaccinale di massa che partira’ non appena saranno concluse le inoculazioni ai colleghi e nelle Rsa. Con questi numeri superiamo le reclute del bando di Domenico Arcuri (circa 15mila sanitari, ndr). Se tutto il sistema sanita’ viene attivato, copriamo l’intero fabbisogno”.
– Lei quando fara’ il vaccino contro il Covid?
“L’ho fatto stamattina, al Santa Maria della Pieta’, in quanto dipendente della Asl Roma 1 L’organizzazione mi e’ sembrata perfetta, c’e’ massima efficienza: dalla registrazione alla somministrazione. Il 25 gennaio avro’ il richiamo”.