Mentre tutto il resto della Sicilia è in zona arancione, il sindaco di Messina Cateno De Luca ieri sera ha firmato un’ordinanza che di fatto trasforma la città dello Stretto in una zona super rossa fino al 31 gennaio, con divieti ancora più stringenti rispetto alla normale zona rossa. Sulla base dei dati sull’epidemia relativi a Messina, il primo cittadino ha deciso di aumentare le prescrizioni nel tentativo di contenere i contagi. Ecco quali sono.
Stop alla circolazione a piedi e in auto all’interno del comune se non per esigenze di lavoro, salute e comprovata necessità. Stop alla circolazione fra comuni tranne che per le stesse fattispecie. Chiusi tutti i giardini, ville comunali e cimiteri. Resteranno chiusi barbieri, parrucchieri, lavanderie e servizi di pompe funebri. Aperti invece sempre gli esercizi di vendita di generi alimentari, le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro con orario di apertura ordinario dalle 8 alle 20. Le farmacie rispettano i turni e gli orari di apertura secondo la loro programmazione. Per quanto riguarda bar e ristoranti fino a giovedì sono consentiti l’asporto e la consegna a domicilio, da venerdì 15 invece solo la consegna a domicilio. Nelle giornate festive è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Rimane sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. Chiusi gli asili e le scuole, tutte con didattica a distanza, ludoteche e parchi giochi anche all’aperto. Niente lezioni all’università e l’attività degli uffici pubblici sarà ridotta ai servizi essenziali.