Spagna nella morsa del gelo: la notte più gelida in tutto il Paese degli ultimi 20 anni, -13°C a Madrid. Aumentano le vittime della tempesta Filomena

In Spagna, la notte più fredda degli ultimi decenni: oggi nella città di Bello, Teruel, i termometri sono scesi a -25,4°C, minime di -13°C a Madrid
MeteoWeb

L’ondata di maltempo con forti nevicate che ha colpito la Spagna, ad eccezione delle Isole Canarie, ha raggiunto il suo picco all’alba di oggi con temperature che hanno raggiunto anche i -25°C. Il portavoce dell’Agenzia meteorologica statale (Aemet), Ruben del Campo, ha affermato che si e’ trattato della notte piu’ fredda degli ultimi decenni. La temperatura piu’ bassa della rete di stazioni automatiche di Aemet e’ stata misurata alle nove del mattino nella citta’ di Bello, Teruel, dove i termometri sono scesi a -25,4°C, seguita da Molina de Aragon (Guadalajara), con -25,2°C, e Santa Eulalia del Campo (Teruel) con -23°C. Secondo l’Agenzia meteorologica l’ondata di gelo durera’ fino al termine di questa settimana. La Comunita’ di Madrid mantiene attivo l’allarme arancione a causa delle temperature minime di -13°C nelle zone di montagna, ma anche nell’area metropolitana, che hanno raggiunto i -10°C.

tempesta filomena madrid
foto di Pablo Blazquez Dominguez-Getty Images

Intanto, cresce il numero delle vittime della tempesta Filomena che lo scorso weekend ha sferzato la Spagna con nevicate, piogge torrenziali e forti venti. Sono stati ritrovati a Barcellona i corpi di due senzatetto marocchini, 32 e 37 anni. Sale così a 6 il bilancio della peggior tempesta di neve ad abbattersi sulla Spagna da decenni. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Vanguardia, si ritiene che a provocare la morte dei due uomini sia stata l’ipotermia, ma si attendono gli esiti dell’autopsia per dichiarare l’effettiva causa del decesso. A Barcellona, dove le minime non hanno mai raggiunto i picchi di gelo della capitale Madrid, la temperatura di notte si attesta comunque appena al di sopra dello zero. Venerdì, due persone sono morte nei pressi di Malaga quando il loro veicolo è stato spazzato via da forti piogge. Sabato un uomo è stato trovato morto sotto un mucchio di neve nella città nord-occidentale di Zarzalejo, mentre a Madrid il corpo di un uomo è stato trovato congelato su una panchina. A subire le conseguenze della tormenta è stato anche il programma di vaccinazione nazionale, con pesanti rallentamenti.

Sono ancora 600 le vie di comunicazione interessate dalla neve, rimossa da dodicimila chilometri di asfalto ma che si sta ora trasformando in ghiaccio. Diverse Comunità autonome (regioni) hanno deciso di mantenere le scuole chiuse o di sospendere le lezioni in presenza quanto meno fino al 18 gennaio, mentre quelle telematiche potrebbero iniziare a partire da domani; un’ulteriore difficoltà è che le normative impongono da una parte di mantenere aperte le finestre della aule per la pandemia, dall’altra una temperatura interna minima di 17 gradi, difficilmente rispettabile in queste condizioni.

Alle difficoltà della scuola si uniscono infine quelle del sistema sanitario, alle prese da una parte con la crisi della pandemia e dall’altra con la campagna di vaccinazioni anti-Covid, che ha avuto un avvio piuttosto lento (lo scorso lunedì Madrid aveva somministrato appena un 5% delle dosi ricevute, oggi sta al 25%).

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