Crater House e le case spaziali di Elon Musk

Tra le abitazioni "spaziali" di Elon Musk vi è Crater House, un progetto avveniristico della designer Amey Kandalgaonkar che concilia un cratere meterorico con la forma di un UFO
MeteoWeb

Elon Musk, oltre ad essere uno degli uomini più ricchi del mondo e oggetto di breaking news e di eclettiche notizie di costume come quelle relative al nome attribuito al figlio (X Æ A-12), è prima di tutto un imprenditore visionario ed eclettico in grado di mettere in campo progetti pionieristici come le avveniristiche auto elettriche della sua Tesla e le missioni nello spazio della SpaceX.

Queste ambizioni spaziali e tecnologicamente lungimiranti dell’imprenditore non potevano che rispecchiarsi anche nelle sue dimore, come quella dalla caratteristica forma di una nave spaziale a Los Angeles; ma soprattutto la Crater House, l’abitazione immaginata per il deserto del Nevada e progettata dalla designer Amey Kandalgaonkar.

La casa spaziale di Elon Musk di Los Angeles

elon-muskÈ indubbio che Elon Musk, il co-fondatore di Tesla e SpaceX (l’azienda spaziale privata che ha l’obiettivo di raggiungere a breve Marte) sia un imprenditore visionario e fuori dal comune, questi attributi della sua forte personalità non potevano che ritrovarsi anche nelle sue abitazioni.

L’indirizzo di una delle sue residenze è già un mito di per sé, si tratta, infatti, del celebre distretto di Brentwood a Los Angeles, diventato famoso per essere stato anche luogo della dimora di Marilyn Monroe.

brentwood house elon muskLa residenza acquistata nel 2014 da Elon Musk e dalla moglie Talulah Riley ha un valore di circa 4 milioni e mezzo di dollari, ovviamente dovuti al fatto che si tratta di una residenza di grande lusso con quattro camere da letto, tre bagni e uno spazio esterno nel quale si apre una grande piscina, per un totale di quasi 300 metri quadrati; ma anche al suo design straordinario che ricorda sotto molti aspetti una nave spaziale.

interno casa elon musk los angelesSi tratta di una casa da sogno in cui la tecnologia la fa da padrona, la domotica, infatti, consente di controllare elettronicamente da un dispositivo mobile le tende e la climatizzazione ma anche i sistemi di sicurezza, i diffusori acustici e l’illuminazione.

Grande attenzione, inoltre, è stata riservata all’ambiente poiché è stato previsto un doppio sistema di acqua calda senza serbatoio, il controllo climatico a doppia zona e il paesaggio irrigato resistente alla siccità. A condurre alla porta d’ingresso, infine, vi sono pareti ricoperte di edera che aggiungono un tocco green e aiutano la regolazione della temperatura.

Amey Kandalgaonkar la designer della Crater House

crater houseSe la casa di Los Angeles ha le caratteristiche di una navicella spaziale, Crater House è il progetto avveniristico pensato per il deserto del Nevada per Elon Musk.

La designer di Crater House è Amey Kandalgaonkar, che sostiene di essersi divertita a creare una proposta architettonica su quelle che riteneva le più interessanti tra le caratteristiche geologiche.

Nella proposta progettuale, Kandalgaonkar ha voluto includere due oggetti casuali ed esplorale le relazioni tra gli stessi.

Questo esperimento ha portato alla creazione di immagini inaspettate e interessanti che hanno stabilito una relazione tra un cratere meteorico e una struttura simile a un UFO, oggetti che non appaiono correlati tra loro.

incontri ravvicinati del terzo tipoI crateri meteorici sono probabilmente gli elementi geologici più interessanti, nella loro forma naturale i muri dei crateri definiscono uno spazio circolare isolato dal resto dell’ambiente circostante e costituiscono in questo senso un luogo ideale per un progetto architettonico.
L’unico intervento aggiuntivo strutturale che l’architetta sostiene sia necessario e che questo spazio richiede è un tetto.

La designer sostiene, inoltre, che è interessante notare come le meteore siano originate nello spazio e solo un altro oggetto celeste gode di un analogo posto speciale nella cultura popolare: proprio il disco volante.

crater house

Kandalgaonkar sostiene che il riferimento ai dischi volanti sia nato dalla famosa scena di un UFO che si libra sopra una montagna nel deserto (dalla forma troncoconica analoga a quella dei crateri meteorici n.d.r.) del film del 1977 “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. Questo processo mentale ha portato l’architetta alla conclusione che una struttura del tetto a forma di disco volante potesse aiutare a ristabilire la connessione cosmica tra il cratere e il cielo.

Un progetto così pensato e strutturato non poteva che portare alla domanda successiva, ovvero quale sarebbe stato il cliente ideale per un progetto a tema spaziale.

La risposta risulta abbastanza semplice: Elon Musk, una persona indubbiamente con la passione per l’esplorazione spaziale e in grado di apprezzare l’atmosfera marziana del cratere e del paesaggio che circonda il progetto della villa.

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