Tutti i Ministri del Governo Draghi: allo scienziato Roberto Cingolani il maxi dicastero all’Ambiente e alla Transizione Ecologica, Cristina Messa per Universita? e Ricerca

Ecco i nomi dei Ministri che comporranno il nuovo Governo Draghi: la transizione dell'Italia verso un futuro a emissioni zero sarà guidata dallo scienziato Roberto Cingolani
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Annunciati i nomi dei Ministri che comporranno il nuovo Governo Draghi. 23 i dicasteri assegnati, 8 a tecnici e 15 ai politici. Ecco la lista:

  • Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Roberto Garofoli
  • Esteri: Luigi Di Maio – M5S
  • Interno: Luciana Lamorgese – Tecnico
  • Giustizia: Marta Cartabia – Tecnico
  • Difesa: Lorenzo Guerini – PD
  • Economia: Daniele Franco – Tecnico
  • Sviluppo Economico: Giancarlo Giorgetti – Lega
  • Lavoro: Andrea Orlando – PD
  • Agricoltura: Stefano Patuanelli – M5S
  • Ambiente – Transizione Ecologica – Recovery Plan: Roberto Cingolani – Tecnico
  • Infrastrutture e trasporti: Enrico Giovannini – Tecnico
  • Istruzione: Patrizio Bianchi – Tecnico
  • Università e ricerca: Cristina Messa – Tecnico
  • Cultura e Turismo: Dario Franceschini – PD
  • Salute: Roberto Speranza – LeU
  • Affari regionali e autonomie: Maria Stella Gelmini – Forza Italia
  • Giovani e Sport: Fabiana Dadone – M5S
  • Innovazione – Transizione Digitale: Vittorio Colao – Tecnico
  • Rapporti con il Parlamento: Federico D’Incà – M5S
  • Pubblica Amministrazione: Renato Brunetta – Forza Italia
  • Sud e Coesione Territoriale: Mara Carfagna – Forza Italia
  • Pari opportunità e famiglia: Elena Bonetti – Italia Viva
  • Coordinamento Turismo: Massimo Garavaglia – Lega
  • Disabilità: Erika Stefani – Lega

Chi è Roberto Cingolani, lo scienziato maxi Ministro ad Ambiente, Transizione Ecologica e Recovery Plan

Foto di Bartoli / Ansa

Roberto Cingolani, fisico e padre della robotica all’IIT di Genova, è stato nominato da Draghi alla guida del nuovo ministero della Transizione ecologica. Un ministero della Transizione ecologica esiste già in Francia e in Spagna. La transizione dell’Italia verso un futuro a emissioni zero sarà guidata, dunque, da uno scienziato, che gestirà anche i 70 miliardi, sui 209 totali, che secondo la Commissione Ue il nostro Paese dove investire per rivoluzionare trasporti ed energia.

Nato a Milano sessant’anni fa, Cingolani si è laureato in fisica all’Università di Bari, dove ha conseguito anche il dottorato, per poi specializzarsi alla Normale di Pisa. E’ stato ricercatore al Max Planck Institut di Stoccarda, in Germania, visiting professor all’Institute of Industrial Sciences della Tokyo University e alla Virginia Commonwealth University, negli Stati Uniti. Nel 2000 è diventato professore ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Lecce. E un anno dopo nella città pugliese ha fondato e diretto il National Nanotechnology Laboratory dell’Isituto Nazionale di Fisica della Materia.

Dal 2005 fino a due anni fa, è stato direttore dell’Istituto italiano di Tecnologia, che sotto la sua guida ha saputo imporsi come centro di eccellenza internazionale su temi di frontiera, come la robotica e l’Intelligenza artificiale. Nel 2003, è stato scelto dall’allora ministro delle Finanze Giulio Tremonti e dal suo consigliere Vittorio Grilli come direttore scientifico del neonato Iit di Genova. Qui ha lanciato il programma interdisciplinare Humanoid Technologies, basato sull’idea che l’imitazione tecnologica della natura e delle sue dinamiche possa fornire soluzioni per migliorare la qualità della nostra vita. Proprio qui Cingolani ha registrato personalmente 48 famiglie di brevetti. Nel 2016, ha proposto lo Human Technopole, una città della medicina del futuro, come polo scientifico da realizzare nell’ex area Expo a Milano.

Dall’1 settembre 2019, Cingolani è responsabile dell’innovazione tecnologica di Leonardo. Un incarico durato poco più di un anno, vista la convocazione nella squadra di Draghi.

Fisica e robotica con grande attenzione all’etica

Cingolani opera nei campi della fisica, della spettroscopia di semiconduttori, delle nanotecnologie e degli effetti quantistici nelle strutture a bassa dimensionalità, della scienza dei materiali e della robotica. Ma nonostante i suoi studi, si considera un umanista, molto attento all’etica: “Meglio una vita spesa nell’umiltà dello studio che nell’arroganza di diventare ricchi e forti. Una società della conoscenza ha più probabilità di creare buone persone. Si va da una società animale non sapiens a una società sapiens, che è in grado di capire quello che succede e di valutare che ogni azione ha una conseguenza. Non è solo un principio fisico, è prima di tutto un principio etico”, aveva dichiarato a Forbes nel 2019 lo stesso Cingolani.

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