Coprifuoco limitato al solo stazionamento presso piazze, lungomare e belvedere, mentre per il resto si potrà circolare liberamente: è la misura che dovrebbe entrare in vigore a partire da domani in Sardegna, prima regione d’Italia entrata in zona bianca, e che sarà contenuta nell’ordinanza che il presidente della Regione Christian Solinas adotterà stasera.
“Faremo una riapertura graduale fin da subito delle attività di ristorazione con la possibilità di apertura serale per la cena fino alle 23, la possibilità per i bar di restare aperti fino alle 21, la riapertura nel fine settimana dei centri commerciali“, ha anticipato il governatore. La zona bianca, ha ricordato, “è un grande risultato raggiunto grazie al sacrificio di tutti i sardi, del personale sanitario impegnato in questa battaglia contro il virus, ma a maggior ragione dobbiamo sentire la responsabilità di mantenere questo risultato“. Per questo, “non dobbiamo abbassare la guardia e mantenere tutte le buone norme di condotta: igienizzazione, distanziamento, utilizzo di tutti gli strumenti necessari ad evitare una nuova diffusione virale“.
La zona bianca va anche tutelata: “E’ necessario che vi sia un sistema di controlli nei porti, negli aeroporti, e negli accessi che certifichi che chi arriva non porti con sé una nuova diffusione virale“. Quindi (sarà oggetto di un’altra ordinanza) sarà chiesta all’ingresso nell’Isola “una certificazione del test anti Covid, o l’esecuzione di un test rapido una volta giunti in Sardegna“.
“La Sardegna l’estate scorsa ha pagato un prezzo pesantissimo, ci è stato riportato il virus sull’isola, ecco perché il vero tema adesso saranno i controlli da un lato e il senso civico delle persone dall’altro,” ha affermato Solinas, ospite di Maria Latella al Caffe della domenica su Radio24. “Abbiamo adottato un’ordinanza specifica che prevede l’impiego di personale regionale per effettuare test antigenici o tamponi alle persone in arrivo nei prossimi giorni sia nei porti che in aeroporti“, ha precisato ancora il governatore, aggiungendo che “le persone e i turisti sono i benvenuti, chiediamo solo nel loro interesse di arrivare con un test già eseguito o qualora non lo avessero, di dedicarci qualche minuto all’arrivo per eseguirlo“.
Sardegna zona bianca, “vaccinazione immediata per tutti i sardi”
“Un impegno straordinario per poter avviare una grande campagna vaccinale immediata che porti, nell’arco dei prossimi 30-40 giorni, a poter vaccinare tutta la popolazione sarda“: lo chiede il presidente della Regione, Christian Solinas, al premier Mario Draghi. “La Sardegna è la prima regione del Paese ad aver raggiunto la zona bianca, può diventare un laboratorio, un modello per tutta Italia, visto anche il ridotto numero della popolazione“, ha spiegato Solinas. Il Governatore sardo ha confermato la volontà di prevedere da subito un sistema di controlli per l’accesso nell’Isola: “Il modello proposto un anno fa oggi è diventato una linea di tendenza internazionale, che anche l’Ue sta perseguendo“.
Sardegna zona bianca, Briatore: “Bravo Solinas, adesso serve un piano vaccinazione fortissimo”
“In primis i miei complimenti vanno al presidente Solinas e alla sua Giunta per il lavoro straordinario. Le cose non nascono sotto le pietre, ma solo quando ci si lavora sopra. Adesso l’obiettivo dell’Italia deve essere solo uno: fare questi vaccini. I politici dovrebbero abbandonare tutto il resto. A Londra con le vaccinazioni i contagi sono crollati, lo stesso in Israele. Bisogna essere concentrati solo su questo, serve un piano vaccinazione fortissimo“: lo ha affermato all’Adnkronos Flavio Briatore commentando la notizia della Sardegna da domani in zona ‘bianca’, prima regione italiana a riuscirci. “Vaccinando più persone possibili, il Governo recupererebbe soldi dalla cassa integrazione, dalle attività che riprendono. Fare l’elemosina non è servito a niente e nessuno. Gli alberghi sono vuoti, i ristoranti neanche. Ora che a Palazzo Chigi c’è un nuovo comandante, credo che la direzione sia quella di vaccinare la gente“. “Zona bianca? Intanto in Sardegna bisogna arrivarci vista la situazione delle regioni. Il fatto che ora i ristoranti possano aprire anche la sera non cambia nulla, perché in Sardegna non ci può andare nessuno adesso. Però credo sia un bel messaggio per la stagione estiva. Devo dire – ha concluso – che Solinas, nonostante tutti fossero contrari, aveva ragione quando l’anno scorso pretendeva che chiunque, una volta sbarcato in Sardegna, fosse sottoposto a tampone. Aveva ragione lui“.
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