SARS-CoV-2, Bassetti: “Dai livelli di gravità ai valori soglia: così gestiamo i pazienti in Liguria, dal domicilio all’ospedale”

SARS-CoV-2: Matteo Bassetti illustra i criteri di appropriatezza per gestire i malati dal domicilio all'ospedale
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Mentre in Lombardia si profila la minaccia della terza ondata per la quale sono auspicabili misure rapide e localizzate, grazie a un documento redatto dal gruppo di esperti, istituito dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e da me coordinato, si definiscono i criteri di appropriatezza per gestire i malati dal domicilio all’ospedale. Una indicazione di questo tipo mancava fino ad oggi e mi auguro che possa aiutare tutti i clinici italiani a uniformare i loro comportamenti“: è quanto ha spiegato, in un post su Facebook, il responsabile di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti.
Sono 5 i livelli di gravità della malattia: “Asintomatica, lieve, moderata, grave e critica. Febbre a 38°C e 92% di saturazione di ossigeno, sono i valori soglia da usare per classificare la malattia da Covid-19 lieve o grave.
I pazienti con malattia lieve e moderata vanno preferibilmente seguiti a domicilio o in strutture extra-ospedaliere dedicate, come alberghi assistiti, Rsa, Lungodegenze, e ospedali di comunità.
I malati – precisa l’infettivologo – dovrebbero disporre di strumenti di misura della saturazione dell’ossigeno marchiati CE, anche di tipo non ospedaliero. Quindi oltre ai saturimetri sono ammessi anche i braccialetti o pulsossimetri digitali.
Nel caso di gestione in ospedale, per un corretto inquadramento del paziente con Covid-19 e possibili co-infezioni da virus o batteri, ci sono alcuni esami da fare sia in pronto soccorso che nei reparti degenza. A tutti i pazienti vanno fatti gli esami del sangue standard, emogasanalisi, radiografia del torace, o ecografia o tac torace (sulla base dei parametri clinici e biochimici).
Per la dimissione a casa, si richiede un solo tampone negativo fatto dopo 10 giorni l’inizio dei sintomi ed essere asintomatici da almeno tre giorni. Se si è ancora sintomatici, si può essere dimessi se non si ha febbre e saturazione superiore al 92% da almeno 48 ore, non essere in ossigenoterapia ed essere autosufficienti nelle attività quotidiane”.

Infine, Bassetti sintetizza i principali elementi di appropriatezza per la definizione del setting assistenziale.
PAZIENTE PAUCI SINTOMATICO
PRINCIPALI MANIFESTAZIONI CLINICHE
Sintomi possibili: febbre, tosse, fatica, anoressia, dispnea, mialgie.
Sintomi aspecifici: mal di gola, congestione nasale, cefalea, diarrea, nausea e vomito. Riportati anche anosmia e ageusia antecedenti l’esordio di altri sintomi.
DESCRIZIONE
Sintomi possibili: imaging negativo Assenza di ipossiemia: SatO2> 94%, PaO2 > 60mmHg e non desaturazione al test del cammino.
SETTING ASSISTENZIALE
Domicilio con eventuale attivazione dei servizi territoriali.
MALATTIA LIEVE
PRINCIPALI MANIFESTAZIONI CLINICHE
Insufficienza respiratoria acuta.
DESCRIZIONE
Imaging: polmonite interstiziale Assenza di ipossiemia: SatO2> 92%, PaO2 > 60mmHg e non desaturazione al test del cammino Frequenza respiratoria normale.
SETTING ASSISTENZIALE
Domicilio con attivazione dei servizi territoriali Ospedale se indicato per la presenza di fattori di rischio o comorbilità.
MALATTIA MODERATA
PRINCIPALI MANIFESTAZIONI CLINICHE
Insufficienza respiratoria acuta lieve.
DESCRIZIONE
Imaging: polmonite interstiziale. Insufficienza respiratoria anche latente. Presenza di ipossiemia moderata (Pa02<60 mmHg in aria ambiente o Sp02?92% in aria ambiente) aumento del gradiente alveolo-arterioso di ossigeno (almeno il doppio rispetto al valore atteso), P/F < 300, infiltrati polmonari > 50% (effettuare la prima determinazione emogasanalisi in aria ambiente); Dispnea a riposo o dispnea per sforzi lievi (es. difficoltà nell’eloquio); Riduzione della Sp02al di sotto del 90% in aria ambiente durante il test del cammino; Punteggio del MEWS? 5.
SETTING ASSISTENZIALE
Ospedale – Reparto ordinario.
MALATTIA GRAVE E TRATTAMENTO NON INVASIVO
PRINCIPALI MANIFESTAZIONI CLINICHE
Insufficienza respiratoria acuta moderata.
DESCRIZIONE
Diagnosi di malattia grave più almeno uno dei successivi: 1) necessità di FiO2>60% (e.g. maschera reservoir). 2) almeno uno dei seguenti fattori nonostante ossigeno convenzionale con FiO2?60%: •FR > 28atti/minuto •Segni di esaurimento muscolare (e.g. -FR<= 12 o utilizzo dei muscoli accessori); •SpO2?92%; •PaCO2> 45 mmHg e pH < 7.35; 3) assenza di insufficienza d’organo aggiuntiva 4) pneumotorace o pneumomediastino in terapia con il solo ossigeno convenzionale (fino a maschera venturi ?60%).•Consulenza Rianimatoria entro 48-72 se non segni di miglioramento.
SETTING ASSISTENZIALE
Ospedale – Terapia sub intensiva respiratoria.
MALATTIA CRITICA
PRINCIPALI MANIFESTAZIONI CLINICHE
Insufficienza respiratoria acuta grave, Compromissione multipla d’organo, Sepsi.
DESCRIZIONE
1) Pazienti con il persistere dei criteri per l’accesso in sub-intensiva respiratoria nonostante un trial di quattro ore mediante supporto respiratorio non invasivo (CPAP, NIV, HFNC con o senza pronazione a paziente sveglio in base alla scelta clinica); 2) shock; 3) presenza di insufficienza d’organo aggiuntiva; 4) pneumotorace o pneumomediastino associato alla necessità di supporto ventilatorio anche solo non invasivo (CPAP; NIV o HFNC).
SETTING ASSISTENZIALE
Ospedale – Terapia intensiva.
Speriamo che tutti li leggano e li utilizzino.

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