Coronavirus, approvato il nuovo decreto: stop alle zone gialle, scuole aperte anche in zona rossa. Tutte le norme su spostamenti e seconde case

Dal ritorno a scuola in presenza ovunque fino alla prima media fino al divieto di fare visite agli amici nelle regioni in zona rossa, ad eccezione del weekend di Pasqua, ecco tutte le misure del nuovo decreto contro l'epidemia di Coronavirus
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto contenente le nuove misure per fronteggiare l’epidemia da Covid-19 in Italia. Il provvedimento entrerà in vigore il 7 aprile e resterà valido fino alla fine del mese. Il decreto prevede “la proroga fino al 30 aprile delle misure previste dal precedente decreto Covid”, ma anche “la possibilità, in questo arco temporale, di deliberare in Consiglio dei ministri un allentamento delle misure, qualora lo consentano l’andamento dell’epidemia e l’attuazione del piano vaccini”, ha precisato Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. Dal ritorno a scuola in presenza ovunque fino alla prima media fino al divieto di fare visite agli amici nelle regioni in zona rossa, ad eccezione del weekend di Pasqua, ecco tutte le misure.

SCUOLA – Si tornera’ in presenza anche nelle zone rosse fino alla prima media mentre in quelle arancioni saranno in classe gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. I presidenti di Regione, a differenza di quanto e’ stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze piu’ restrittive per chiudere le scuole.

PASQUA IN ROSSO – Dal 3 al 5 aprile (come prevede gia’ l’attuale decreto) tutta Italia sara’ in zona rossa, come a Natale. Non si potra’ circolare neanche all’interno del proprio comune ma e’ consentito, una sola volta al giorno, spostarsi in ambito regionale in massimo due persone piu’ i minori di 14 anni conviventi per andare a trovare parenti o amici. E’ inoltre sempre possibile svolgere attivita’ motoria, ma solo in prossimita’ della propria abitazione, e attivita’ sportiva all’aperto in forma individuale

NIENTE ZONA GIALLA – Fino al 30 aprile tutta Italia sara’ in zona arancione o rossa. Il Comitato tecnico scientifico ha piu’ volte sottolineato che le misure previste per le zone gialle hanno dimostrato “una capacita’ di contenere l’aumento dell’incidenza ma non la capacita’ di ridurla”. Il decreto prevede pero’ una verifica a meta’ aprile: se la situazione epidemiologica lo consentira’, si valutera’ la possibilita’ che le zone dove la diffusione del virus e’ piu’ contenuta possano tornare in giallo e, dunque, procedere ad alcune riaperture, in particolare di bar e ristoranti, cinema e teatri.

POSSIBILI DEROGHE, MA DIPENDE DA CONTAGI E VACCINI – Per quelle Regioni in arancione che pero’ avranno dati da zona gialla sono previste possibili deroghe in base all’andamento dei dati su contagi e cifre sulle somministrazioni del vaccino, in particolare alla popolazione anziane fragile. Dunque un eventuale ritorno al giallo solo per quei territori con dati epidemiologici bassi e numeri alti delle inoculazioni.

SPOSTAMENTI – Restano vietati gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. La mobilita’ e’ consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessita’. Sara’ sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.

IN ZONA ROSSA STOP VISITE AD AMICI, MA A PASQUA SI’ – Nelle zone rosse non sara’ consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sara’ permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sara’ in rosso. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non piu’ di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all’interno del comune di residenza.

COPRIFUOCO – Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Anche in questo caso, il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessita’.

BAR E RISTORANTI – Restano chiusi. Possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. In caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potranno riaprire a pranzo.

PALESTRE, PISCINE, CINEMA, TEATRI, MUSEI – Ancora niente aperture fino al 30 aprile. Se la verifica di meta’ mese dara’ esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano gia’ previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. Possibile riapertura anche per i musei.

SECONDE CASE – Sara’ sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano pero’ ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole piu’ restrittive. E’ il caso ad esempio di Campania Puglia e Liguria, che hanno posto per Pasqua il divieto non solo per i non residenti ma anche per i residenti. L’accesso alle seconde case per i non residenti e’ vietato in Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.

vaccino covid bambino gesùOBBLIGO DI VACCINAZIONE PER SANITARI E FARMACISTI – Chiunque lavori in una struttura sanitaria, medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, dipendenti anche amministrativi di Rsa e studi privati dovra’ vaccinarsi.  Il lavoratore che rifiutera’ di vaccinarsi potra’ essere adibito (ove possibile) ad altre mansioni che non comportino rischi di diffusione del contagio (in caso contrario la retribuzione non sara’ dovuta). La disposizione vale anche per gli autonomi.
Il decreto esclude la punibilita’ dei “vaccinatori” quando hanno agito seguendo le procedure corrette previste per la somministrazione del vaccino e, quindi, l’uso e’ avvenuto in conformita’ con le indicazioni contenute nelle circolari pubblicate sul sito del ministero e nel “foglietto illustrativo”.

STRETTA SUI VIAGGI – L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza valida fino al 6 aprile prevede che tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o piu’ Stati e territori dell’Ue siano obbligati a sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena.

VIA LIBERA A CONCORSI PUBBLICI – Inserita nel decreto la norma che sblocca tutti i concorsi nella Pubblica Amministrazione dopo il via libera del Cts al protocollo del ministero della Funzione pubblica. Si potranno svolgere le prove su base regionale e provinciale e, dove possibile, in spazi aperti. Dal 3 maggio e’ consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni

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