Anche la Toscana e la Calabria – oltre la Valle d’Aosta – passano in zona rossa da Lunedì 29 marzo. Per la Toscana lo ha comunicato il governatore Eugenio Giani. “Il ministro Roberto Speranza mi ha appena comunicato le risultanze della cabina di regia” del Cts. “I dati della Toscana hanno un valore di contagi su 7 giorni pari a 251 su 100mila abitanti, rispetto al limite previsto dal decreto legge” di 250 su 100mila abitanti. “Il decreto del Ministero della Salute prevede quindi la zona rossa per la Toscana dal 29 Marzo fino al 6 Aprile, tenendo conto che nei giorni 3-4-5 aprile si sovrappone al provvedimento del Governo per la zona rossa prevista in tutta Italia“. Ma entrando in zona rossa il 29 marzo, sia Toscana che Calabria e Valle d’Aosta non potranno uscirne prima di due settimane: se tutto andrà bene (calo dei contagi, dei ricoveri e dell’incidenza), potrebbero tornare in arancione Martedì 13 Aprile.
Sarebbe stato un errore nella trasmissione dei dati dalla provincia di Prato, secondo quanto appreso, a rendere necessario il riconteggio dell’Iss a seguito del quale la Toscana risulta essere in zona rossa. Nel dato diffuso ieri per quanto riguarda il territorio pratese, in un primo tempo non erano stati inclusi altri 102 nuovi casi, che sono stati comunicati oggi. L’incremento ha portato il tasso di incidenza a 251 casi ogni 100.000, appena al di sopra della soglia di 250 su 100.000 utile per restare in zona arancione. Il tasso di incidenza e’ stato calcolato dall’Iss in base ai dati della settimana compresa tra il 19 e il 25 marzo inclusi.
La prossima settimana l’Italia sarà così suddivisa:
In Zona Rossa 42 milioni e 334 mila abitanti
- Lombardia
- Campania
- Veneto
- Emilia Romagna
- Piemonte
- Puglia
- Toscana
- Calabria
- Marche
- Friuli Venezia Giulia
- Provincia autonoma di Trento
- Valle d’Aosta
In Zona Arancione 17 milioni e 280 mila abitanti
- Lazio
- Sicilia
- Sardegna
- Liguria
- Abruzzo
- Umbria
- Basilicata
- Provincia autonoma di Bolzano
- Molise