Gran Bretagna, l’indiscrezione su Boris Johnson: “Meglio pile di corpi che un nuovo lockdown”

Hanno scatenato la bufera le presunte parole pronunciate da Boris Johnson in merito all'eventualità di un 3° lockdown nel Regno Unito: "Meglio pile di morti"
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Il Premier britannico Boris Johnson è di nuovo nella bufera per alcune frasi che avrebbe pronunciato in merito all’eventualità di un lockdown contro la pandemia da SARS-CoV-2. Secondo il Daily Mail, Johnson avrebbe detto di “lasciare che i corpi si accumulino a migliaia” piuttosto che ordinare un terzo lockdown. La BBC ha riferito di una frase molto simile.

Le frasi sarebbero state pronunciate durante un’accesa discussione a Downing Street lo scorso autunno e farebbero parte dei ‘leak’ fatti filtrare in questi giorni sullo sfondo della guerra dichiarata a Johnson dal suo ex consigliere numero uno Dominic ‘Dom’ Cummings, silurato a novembre.

Johnson ha negato di aver usato simili espressioni e ha fatto notare che le misure di confinamento hanno funzionato, ma la bufera si era già scatenata. “Totale spazzatura”, ha commentato il Primo Ministro incalzato dai giornalisti, ammettendo che i lockdown “non li vorrebbe nessuno“, ma rivendicando di averli considerati una “necessità” per riportare contagi e decessi ai minimi nel Regno Unito.

C’ero a quel meeting e non ho sentito nulla di simile”, ha dichiarato il Ministro Michael Gove. Il leader laburista Sir Keir Starmer si è detto “stupito” da quanto riportato, aggiungendo che “tutti sarebbero profondamente preoccupati, non ultime tutte quelle famiglie che hanno perso qualcuno nella pandemia”.

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