Protesta di ristoratori e ambulanti in tutta Italia: in tilt la A1, a Milano traffico bloccato, tensioni a Roma [FOTO & VIDEO]

Giornata di proteste, oggi, in tutta Italia per le restrizioni anti Covid decise dal governo: ristoratori e commercianti non ci stanno, e da Nord e Sud si sono riuniti in piazza
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In tutta Italia i cittadini, commercianti e ristoratori in primis, si stanno mobilitando contro le chiusure. Troppo rigide, troppo proibitive e quest’ultimo anno ha dimostrato che, probabilmente, lo loro utilità è irrisoria ai fini della diminuzione dei contagi.

Da Milano a Reggio Calabria, da Roma a Imperia, fino a Bari: gli ambulanti di tutta Italia sono scesi in piazza per chiedere di poter tornare a lavorare.

Non ci muoveremo da qui fino a quando non arriveranno notizie dalla nostra delegazione a Roma sulla riapertura totale dei mercati”. E’ quanto afferma il presidente dell’Ana-Ugl di Caserta Peppe Magliocca, che con centinaia di operatori di fiere e mercati del Casertano e del Napoletano, sta protestando sull’autostrada A1 Roma-Napoli, con un blocco che va avanti ormai da questa mattina nei pressi dello svincolo di Caserta Sud. Diverse centinaia i furgoni degli operatori ambulanti che bloccano l’autostrada, che e’ stata chiusa, per chi proviene da nord, all’altezza dello svincolo per l’A30 Caserta-Salerno; da sud, l’uscita obbligatoria e’ verso l’asse mediano Nola-Villa Literno. Una situazione che sta mettendo a dura prova la rete stradale e autostradale tra Caserta e Napoli, con code e rallentamenti. “Abbiamo chiesto alla Regione di riaprire – prosegue Magliocca – ma ci hanno che la decisione spetta al Governo, e che non si assumono dunque la responsabilita’ di fare una scelta del genere”. 

A Roma davanti a Montecitorio, c’è stata tensione. Alcuni manifestanti hanno cercato di sfondare le transenne e lanciato fumogeni e bottiglie contro la polizia dispiegata in assetto antisommossa, che ha risposto caricando i manifestanti.

Anche in Toscana i commercianti hanno chiesto la riapertura immediata di tutti i mercati per tutte le categorie merceologiche, annullamento del pagamento suolo pubblico fino al 31 dicembre 2021, un anno bianco dal punto di vista fiscale con interventi sulla parte contributiva. Gli ambulanti toscani chiamano il settore alla mobilitazione generale e lo faranno mercoledì 7 aprile con due appuntamenti nella stessa giornata di protesta Mai più mercati chiusi, #ilmiolavorounicoristoro‘ che partirà dal mercato di Pistoia (ore 9) per concludersi a Firenze in via Cavour davanti alla Regione Toscana (ore 16.30) con ritrovo ore 13 piazzale Metro Osmannoro. Una giornata di protesta per dire basta alle mancate riaperture, chiedere interventi di sostegno concreto al settore e l’attivazione di un tavolo di crisi per il commercio ambulante. “Il tempo della pazienza è finito – spiega il presidente Assidea Alessio PestelliAdesso è il tempo di dire basta alle chiusure che, di fatto, penalizzano quasi esclusivamente gli ambulanti e i mercati ed è arrivato il momento di chiedere interventi di sostegno strutturali e non più misure tampone che non servono a niente. Abbiamo il diritto di chiedere misure importanti che consentano di dare respiro alle casse delle nostre imprese. Chiediamo semplicemente di farci tornare a lavorare e di farlo subito. I mercati all’aperto – conclude Pestelli – sono luoghi sicuri. Ci scusiamo fin da subito per i possibili disagi che non dipendono da noi ma dalle istituzioni che ancora una volta non ci ascoltano”.

Rappresentanti della Lega e di Fratelli d’Italia sono presenti alla manifestazione degli ambulanti, in corso in Piazza Tricolore a Milano, in attesa di essere ricevuti dal Prefetto. “Siamo qua con una delegazione degli ambulanti a chiedere di parlare con il Prefetto: e’ chiaro che questa situazione di chiusura e’ insostenibile – dichiara Gianmarco Senna, consigliere regionale Lega, Presidente Comissione Attivita’ Produttive in Regione Lombardia – gli ambulanti degli alimentari possono stare aperti, chi non vende alimentari non non puo’ invece, a differenza dei centri commerciali che durante la settimana possono vendere prodotti che che si troverebbero anche al mercato. Dunque – conclude Senna – c’e’ disparita’ di trattamento, ci sono famiglie che da oltre un anno non riescono a portare a casa uno stipendio per mantenere le famiglie”. 

Rincara la dose il capogruppo di FdI Andrea Mascaretti, presente in prima linea alla manifestazione, che dichiara: “Il governo deve consentire a chi rispetta le norme anti-covid di riaprire. Non vanno bene le situazioni asimmetriche: penso in particolare a tutti coloro i quali operano tra gli ambulanti non nel settore abbigliamento, accessori, casalinghi: tutto quello che non e’ food e’ bloccato mentre e’ aperto nei centri commerciali. Due pesi e due misure – conclude Mascaretti – non sono proprio accettabili”.

Proteste a Roma contro le chiusure: tensioni tra polizia e manifestanti [VIDEO]

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