SARS-CoV-2, da febbraio la mortalità è stabile e in linea con le medie storiche: nessuna terza ondata per numero di decessi, i dati del rapporto SISMG

Il rapporto del sistema di sorveglianza SISMG documenta che la mortalità totale è in linea con i dati di riferimento: a partire dal mese di febbraio la mortalità rimane stabile
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Il rapporto del sistema di sorveglianza SISMG (Sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera), che include i dati di 33 Comuni italiani, aggiornato alla settimana 31 marzo – 6 aprile 2021, mostra una riduzione della mortalità rispetto alla settimana precedente, soprattutto al Centro-Sud e complessivamente documenta che nella maggior parte dei comuni inclusi nella sorveglianza SISMG, la mortalità totale è in linea con i dati di riferimento. Da sottolineare, tuttavia, che sia al Nord che al Centro si continua a registrare una mortalità superiore all’atteso nella classe di età 65-74 anni.

I dati di incidenza della Sorveglianza integrata COVID-19 in Italia evidenziano che l’incremento osservato dalla fine di febbraio ha raggiunto un picco nella settimana 8-14 marzo, mostrando poi un costante decremento. Considerando il periodo di latenza di circa 2 settimane tra picco di incidenza e quello atteso in termini di incremento della mortalità, il trend stabile o di riduzione nella mortalità generale, se confermato nelle prossime settimane, sarebbe correlabile alla riduzione di incidenza osservata. E’ atteso che il potenziamento della campagna vaccinale avrà come effetto una riduzione della trasmissione di infezione e di complicanze gravi soprattutto nelle fasce di popolazione anziane e nei sottogruppi a maggior rischio. I dati sembrano evidenziare la necessità di potenziare la copertura vaccinale nella classe di età 65-74 anni, si legge nel rapporto SISMG.

La mortalità per settimana (media giornaliera) e classi di età (Figure 1A-B e 2A-B) evidenzia per la settimana 31 marzo – 6 aprile valori stabili o in calo sia al Nord che al Centro-Sud. Al Nord, i valori sono stabili nelle classi di età più anziane mentre il grafico evidenzia, come già sottolineato, valori superiori all’atteso e al di fuori della banda di confidenza per la classe di età 65-74 anni. Al Centro-Sud, si osserva un calo della mortalità o valori stabili in tutte le classi di età che riporta i valori all’interno della banda di confidenza ad eccezione della classe 65-74 anni, continua il rapporto.

L’andamento stagionale della mortalità (Figura 3) mostra l’anomalia della mortalità osservata nel 2020 rispetto alle variazioni stagionali (valori massimi nel periodo dicembre-febbraio e valori minimi nel periodo giugno-agosto), osservato nei 5 anni precedenti. Nel 2020 si sono verificati due picchi di mortalità (linea rossa) in corrispondenza della prima (marzo-aprile) e della seconda ondata (ottobre-dicembre) dell’epidemia Covid-19. Il forte incremento della mortalità osservata nella prima fase dell’epidemia di COVID-19, è stato seguito da una riduzione che ha riportato la mortalità in linea con i valori di riferimento (linea nera) a fine maggio. Il secondo incremento della mortalità che ha raggiunto il picco nella seconda metà del mese di novembre per poi tornare ai valori di riferimento a partire da metà gennaio 2021. A partire dal mese di febbraio la mortalità rimane stabile, di poco superiore al valore di riferimento del periodo, conclude il rapporto SISMG.

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