L’infettivologo Matteo Bassetti è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle sei del mattino.
Bassetti ha fatto un po’ il punto della situazione a proposito della terza ondata: “A livello di contagi probabilmente siamo arrivati al picco, lo abbiamo raggiunto in molte regioni, credo che adesso assisteremo a una fase di stabilità e poi dovremmo assistere a una discesa che ci auguriamo tutti sia il più rapida possibile. Per iniziare a vedere meno decessi e che gli ospedali si svuotino, bisognerà attendere almeno tre o quattro settimane. Questa è l’evoluzione naturale di ogni curva epidemica, che ha una durata che varia tra le quattro e le otto settimane“.
Sulla campagna vaccinale – “Su questa terza ondata le vaccinazioni non hanno inciso come avremmo voluto. In questi primi due mesi dell’anno non siamo stati bravi a mettere in sicurezza almeno le persone più fragili. Ora è il momento di non perdere più tempo, entro aprile tutte le persone over 80 e molte over 70 devono essere vaccinate. Ho incontrato il Generale Figliuolo a Genova e sono rimasto ben impressionato da lui e dal Capo della Protezione Civile, Curcio. Ho visto tanta concretezza e tanto pragmatismo. E’ giusto dare fiducia al generale Figliuolo. Penso e spero che per la metà di aprile dovremmo riuscire ad arrivare a vaccinare almeno 400.000 persone al giorno“.
Sull’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari – “Sono stato un antesignano. A ottobre posi la questione. Siamo in ritardo, si deve correre. E’ necessario renderlo obbligatorio per medici, infermieri e operatori sanitari. Se non ti vaccini, vuol dire che hai capito talmente poco di cosa sia stata questa pandemia per il mondo, che non meriti di lavorare in ospedale. Se non ti vaccini devi essere allontanato e ti deve essere tagliato lo stipendio“.
Sul futuro – “Ritorno alla normalità? Dipende dai vaccini. Se entro l’estate riusciamo a vaccinare tutte le persone anziane e una parte consistente dei più giovani, già questa estate potremmo passare un periodo un po’ più tranquillo. Secondo me gli italiani in vacanza ci vanno, ci vanno eccome! Ci devono andare, lo dobbiamo ai cittadini, dubbi sulle vacanze per questa estate non ne ho. Le vacanze si faranno, certamente non credo che andremo in spiaggia con la mascherina. Per un pieno ritorno alla normalità, dobbiamo porci l’obiettivo che il prossimo Natale o il prossimo Halloween dovremo avere l’immunità di massa ed essere tornati ad una normalità quasi totale“.
Sulla riapertura degli stadi – “Io mi auguro che già per la fine di questo campionato di calcio si possa provare a dare un segnale. Lo stadio è una struttura sicura, è aperto. E’ complicato aprire un cinema o un teatro, ma se tu prendi uno stadio da 80.000 posti e ci metti il dieci percento della capienza, dov’è il problema? C’è tanta ipocrisia dietro gli stadi. E’ chiedo che uno stadio pieno non è sicuro, ma un impianto dove le persone sono separate da quattro cinque metri, con persone con mascherine e ingressi regolati, non rappresenta un problema. Le ultime due partite si potrebbero finire con adeguati distanziamenti e un certo tipo di persone allo stadio“.
Su ristoranti e bar –“Stando all’aperto ci sono meno problemi. Ho molta più paura dei giardinetti che vedo quando torno a casa dove ci sono i ragazzini senza nessuna regola, o di un lungomare incontrollato, rispetto a un ristorante, all’aperto, dove ci sono misure da seguire, e dove c’è qualcuno che te le fa seguire“.