“Il quadro dell’Ue è con Paesi, anche ai nostri confini, che cominciano ad avere aree in rosso scuro, dove l’incidenza cresce, mentre l’Italia si sta schiarendo rispetto alle settimane scorse. La curva epidemiologica in Italia ha infatti raggiunto il plateau, a differenza di altri Paesi europei, e ora siamo in una decrescita lenta. L’eta’ media dei casi rimane sempre sotto i 50 anni e crescono gli asintomatici. La decrescita dei casi sta coinvolgendo tutte le fasce d’eta’, inclusi i giovani, tenendo pero’ conto della chiusura delle scuole”. Lo afferma il presidente dell’Istituto superiore di sanità (ISS), Silvio Brusaferro, nel suo intervento in conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio della Cabina di regia sull’epidemia da SARS-CoV-2 in Italia.
“Alcune Regioni segnano una crescita anche significativa dell’Rt e dell’incidenza – ha aggiunto Brusaferro – ma al 4 aprile nel complesso quest’ultimo dato e’ sceso a 210 da 232 della settimana precedente, mentre l’incidenza puntuale, che e’ piu’ bassa a 210,84, risente probabilmente del numero di segnalazioni piu’ basse per il periodo delle feste pasquali’. Ancora problematici i dati sui ricoveri, ‘con probabilita’ di saturazione elevata sia per l’area medica sia per le terapie intensive nelle realta’ dove l’Rt e’ ancora alto’. La decrescita dei contagi coinvolge tutte le fasce d’eta’, mentre l’effetto delle vaccinazioni ha come effetto il trend costante dei contagi, molto basso, per gli operatori sanitari che sono stati la prima categoria a essere coperti dalla profilassi. Questo dato letto insieme agli altri conferma l’importanza di accelerare quanto piu’ possibile con la campagna vaccinale”, ha aggiunto.
Il livello di occupazione nelle terapie intensive “si sta stabilizzando intorno al 41% e siamo quindi arrivati sostanzialmente ad un plateau, cosi’ come per le aree mediche. In generale prima si muove Rt, poi incidenza e ricoveri e per ultimi si muovono i dati sulla mortalita’. Quindi ci attendiamo che inizino a decrescere anche i decessi”.