La navetta russa Soyuz è stata lanciata alle 09:42 ora italiana dalla base di Bajkonur (Kazakhstan), diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale con il nuovo equipaggio: i russi Oleg Novitskiy e Pyotr Dubrov, con l’americano Mark Vande Hei.
Il lancio è avvenuto 3 giorni prima del 60° anniversario del primo volo umano nello Spazio del cosmonauta sovietico Yuri Gagarin e del 40° anniversario del primo lancio dello Space Shuttle della NASA.
La navicella Soyuz MS-18 attraccherà alla ISS dopo un viaggio di 2 orbite, in circa 3 ore.
È la seconda missione spaziale per Vande Hei e la terza per Novitskiy, mentre Dubrov è alla sua prima missione.
Durante la permanenza sulla Stazione, l’equipaggio lavorerà su centinaia di esperimenti in biologia, biotecnologia, scienze fisiche e scienze della Terra.
Dall’inizio dell’era spaziale hanno viaggiato in orbita più di 570 fra astronauti, cosmonauti e taikonauti, e nuovi equipaggi si stanno preparando a nuove missioni dirette alla Luna, guardando al futuro, con i primi astronauti su Marte.
Nel frattempo, anche il volo della Soyuz MS-18 di oggi è la prima tappa di una rotazione record degli equipaggi a bordo della Stazione, che nell’arco di 3 settimane vedrà due lanci e due rientri a Terra. Con l’arrivo di Novitskiy, Dubrov e Vande la ISS sarà affollata, con un equipaggio di dieci membri fino al 17 aprile, quando i russi Sergey Ryzhikov e Sergey Kud-Sverchkov e l’americana Kate Rubins dovranno rientrare a Terra con la Soyuz dopo una missione di 185 giorni. Il 22 aprile è atteso l’arrivo della Crew Dragon SpaceX, con a bordo Shane Kimbrough e Megan McArthur, il giapponese Akihiko Hoshide e il francese Thomas Pesquet, primo astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea a volare su una navetta costruita e gestita da un’azienda privata per conto della NASA. Il 28 aprile è previsto il rientro a Terra dell’equipaggio attualmente a bordo della Stazione, composto da Michael Hopkins, Victor Glover, Shannon Walker e Soichi Noguchi.
