L’Australia ha sospeso la somministrazione del vaccino anti–Covid AstraZeneca in riferimento alle persone di età inferiore a 50 anni a eccezione di chi ha già ricevuto la prima dose senza subire effetti collaterali: lo ha annunciato in conferenza stampa il primo ministro australiano, Scott Morrison.
Il Paese si aggiunge quindi alla lista di governi che hanno limitato la somministrazione del siero nel timore che possa provocare coaguli.
“Stiamo prendendo le precauzioni necessarie sulle basi delle migliori consulenze mediche possibili“, ha sottolineato Morrison. “Voglio ribadire che incoraggiamo fortemente gli ultracinquantenni a ricevere il vaccino di AstraZeneca, che è molto efficace nella prevenzione delle forme gravi di Covid“, ha precisato Brendan Murphy, segretario del dipartimento della Salute, secondo cui il pericolo di coaguli “è straordinariamente basso“.
In Australia finora è stato segnalato un solo casi di paziente con trombi dopo la somministrazione del vaccino di AstraZeneca.
L’Australia è una delle nazioni che hanno avuto maggiore successo nell’arginare l’epidemia di Coronavirus, con meno di 30mila casi e meno di un migliaio morti su una popolazione di 25 milioni di abitanti. Finora però sono stati vaccinati solo un milione di cittadini, un quarto dell’obiettivo stabilito per la data odierna.