Fu il 22 maggio del 1906 che i fratelli Wilbur e Orville Wright ottennero il brevetto per la loro “macchia volante” sbaragliando la concorrenza e passando per sempre alla storia come coloro che conquistarono per primi i cieli della Terra.
Sebbene furono numerose le controversie in merito al brevetto, ai fratelli Wright va comunque riconosciuto il merito di aver consegnato al mondo il mezzo attraverso il quale accorciare le distanze ed evolversi in una direzione che divenne possibile grazie alla loro intraprendenza e alla loro audacia.
Il brevetto della “macchina volante”
I fratelli Wright, tramite il legale specializzato in procedure di brevetto Harry Toulmin, depositarono il brevetto della loro “macchina volante” il 22 maggio del 1906.
Nel 1903 una prima domanda di brevetto, redatta personalmente da Wilbur e Orville, era stata rifiutata; nel gennaio 1904, quindi, i due fratelli avevano optato per l’ingaggio del legale specializzato in procedure di brevetto Harry A. Toulmin, che riuscì nel proposito.
Si trattava sostanzialmente di un brevetto depositato per un velivolo senza motore, l’aliante del 1902, tuttavia, la vera importanza era legata alla protezione della proprietà intellettuale del sistema di controllo di volo, il quale poteva essere applicabile sia a velivoli non dotati di motore che a quelli motorizzati.
La principale delle innovazioni dei fratelli Wright era, infatti, proprio quella dell’invenzione di un sistema efficiente in grado di controllare i movimenti dell’aeroplano durante il volo su tutti e tre gli assi.
Il sistema di controllo del volo su tre assi prevedeva: imbardata con il timone, beccheggio con l’equilibratore e rollio con una non del tutto precisata variazione della geometria del bordo d’uscita delle ali.
Il rollio veniva regolato con l’impego dello svergolamento alare, tuttavia, i fratelli avevano previsto anche la possibilità di sfruttare altri metodi.
Il brevetto poi copriva anche l’alettone, ma furono molti i pionieri dell’aviazione che si rifiutarono di pagare i diritti per l’impiego dell’alettone ai fratelli Wright, poiché intorno a questo punto era sorta una lunga e articolata discussione.
In effetti, la presenza nel testo del brevetto di un riferimento piuttosto generico a un sistema per variare l’angolo di incidenza con cui le estremità delle ali incontrano il flusso d’aria generò gravi problemi legali in seguito.
L’assenza di una specifica e precisa descrizione dell’alettone, era sostituita da espressioni generiche riferite al movimento delle estremità laterali dell’aeroplano, cosa che negli anni successivi fece nascere gravi controversie sulla rivendicazione di paternità dell’invenzione dell’alettone, il quale era, effettivamente, un sistema di controllo del rollio più efficace rispetto allo svergolamento alare che i Wright applicarono ai loro aerei.
Tra coloro che non pagarono i diritti di proprietà intellettuale vi fu Glenn Curtiss che, impiegato nell’Aerial Experiment Association di Alexander Graham Bell, fu uno dei più temibili concorrenti dei fratelli Wright, poiché egli stesso contribuì alla progettazione e alla conseguente sperimentazione di diversi modelli d’aereo dotati di alettoni.
Negli anni successivi all’ottenimento del brevetto per la loro invenzione i due fratelli iniziarono a rivenderla per ricavarne profitti, fondando la Wright Company il 22 novembre 1909 finalizzata proprio a vendere aeroplani.
I fratelli Wright
I fratelli Wright, furono due ingegneri e inventori statunitensi, annoverati tra i più importanti aviatori dell’epoca pionieristica.
I due fratelli erano cresciuti in una famiglia dell’Ohio, nella città di Dayton, presso la quale risiedevano con la madre ed il padre, Milton Wright, un pastore evangelista; entrambi i genitori erano persone istruite e sempre pronti a incoraggiare i due giovani a coltivare i propri interessi.
Nella loro casa erano presenti due biblioteche, una dedicata a testi di carattere teologico e l’altra ricca di un’ampia scelta di volumi su argomenti di varia natura.
La madre Susan Catherine Koerner era particolarmente appassionata di argomenti tecnici ed aveva accumulato una considerevole esperienza nel campo delle costruzioni meccaniche, campo nel quale suo padre aveva passato l’intera vita poiché era stato un costruttore di carri e un artigiano esperto del metallo e del legno.
Fu quindi proprio Susan Wright a insegnare ai propri figli a costruire ogni sorta di oggetti ed alimentare la loro curiosità. Fu questa fiducia in loro stessi a renderli entrambi brillanti studenti liceali e sebbene non presero il diploma furono immediatamente in grado di entrare nel mondo del lavoro produttivo gestendo una propria stamperia.
Nel 1892 cambiarono attività e aprirono un negozio di biciclette; fu proprio questo il lavoro che consentì ai fratelli Wright di migliorare le competenze nel campo delle costruzioni meccaniche e, fattore tutt’altro che poco rilevante, fu questa a metterli nelle condizioni di disporre di fondi e attrezzature di cui si servirono per dedicarsi al loro crescente interesse nei confronti dell’aviazione.
I fratelli iniziarono ad approfondire i loro studi sull’aviazione e considerare il lavoro di sperimentatori e studiosi come Alphonse Pénaud, George Cayley e Francis Herbert Wenham ma anche Otto Lilienthal, Chanute e Langley.
Dal 1900 iniziarono le loro sperimentazioni pratiche con alcuni alianti finché riuscirono a far volare il loro “aviatore”.
Essi sono, infatti, considerati i primi ad aver fatto volare una macchina motorizzata “più pesante dell’aria” con un pilota a bordo. Il successo dell’impresa è ascrivibile alla data del 17 dicembre del 1903, quando riuscirono con successo a far alzare dal suolo il loro Flyer per ben 4 volte, in modo abbastanza duraturo e sostanzialmente controllato.
Sebbene sull’appartenenza di questo primato sussistano notevoli controversie, è invece generalmente accettato che, negli anni tra il 1905 e il 1908, grazie a velivoli come il Flyer III e il Model A, i Wright furono i primi ad acquisire un’effettiva padronanza dell’aria.
Nessuno dei due fratelli si sposò mai e sull’argomento una volta, Wilbur disse: «Non ho abbastanza tempo per una moglie e un aeroplano». Non di meno il loro lascito al mondo si può ben dire che sia stata una delle svolte epocali della storia umana.