Indagine dell’Oms a Wuhan, l’esito pubblicato su Science: il Covid potrebbe essere ‘fuggito’ da un laboratorio

Il Sars-Cov2, il nuovo Coronavirus che tiene in pugno il mondo da oltre un anno, potrebbe essere sfuggito agli scienziati dell'istituto di Wuhan
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Che il virus Sars-Cov2 sia in qualche modo sfuggito ad un laboratorio di Wuhan è un’ipotesi che da oltre un anno viene paventata da più parti, ma che ancora non ha trovato un riscontro concreto e oggettivo. Mentre l’idea prima era considerata esclusivamente complottista, nel corso dei mesi l’ipotesi è stata ‘sposata’ anche da esperti. Ora, un articolo pubblicato dalla rivista ‘Science‘, firmato da una ventina di scienziati attivi in alcuni dei più prestigiosi centri di ricerca del mondo, fa tornare i dubbi e quasi li risolve, suggerendo che non si può escludere con certezza che all’origine della pandemia vi sia stata una fuga del Coronavirus dal laboratorio di virologia di Wuhan. E precisa che potrebbe essersi trattato di un incidente. “Crediamo che la questione meriti un’indagine basata su elementi scientifici, corretta e accurata, e che qualsiasi conclusione debba essere elaborata sui dati disponibili”, afferma David Relman, professore di microbiologia e immunologia alla Stanford University, uno degli autori.

Ad inizio 2021 l’Organizzazione mondiale della Sanità ha condotto un’indagine che ha visto degli esperti recarsi a Wuhan. Nel rapporto conclusivo è stato scritto che l’ipotesi dell’incidente, dunque quella della fuga dal laboratorio, è “estremamente improbabile”. Poche ore prima che venisse pubblicato l’articolo su ‘Science‘, sono stati divulgati su Twitter tre lavori universitari realizzati all’Istituto di virologia di Wuhan fra il 2014 e il 2019 che contengono dati diversi rispetto a quelli forniti dall’Istituto cinese dall’inizio della pandemia sul numero e sulla natura dei Coronavirus conservati in laboratorio e sulle sperimentazioni fatte con il virus. Secondo gli scienziati, tali lavori universitari rimettono addirittura in discussione l’integrità delle sequenze genetiche virali pubblicate in questi ultimi mesi dall’Istituto di Wuhan per spiegare la comparsa del virus. Tra i firmatari dell’articolo su ‘Science’ vi sono nomi prestigiosi, come quello del virologo Jesse Bloom dell’università di Washington, o del professore di microbiologia clinica all’università di Cambridge, Ravindra Gupta, o ancora il microbiologo Ralph Baric, considerato uno dei più grandi specialisti del Coronavirus a livello mondiale e che ha collaborato a stretto contatto proprio con l’istituto di Wuhan.

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