L’India in questo momento è in difficoltà nel fronteggiare la pandemia da SARS-CoV-2. A causa del normale andamento stagionale, così come l’Italia ha visto i casi azzerarsi d’estate e risalire nel semestre freddo e piovoso, adesso i casi in India stanno risalendo in concomitanza con l’inizio della stagione delle piogge esattamente nello stesso periodo dello scorso anno. Nei giorni scorsi, hanno fatto molto scalpore le immagini dei cadaveri bruciati per le strade del Paese, ma sulla vicenda è stata fatta una grande confusione, in quanto si tratta di una secolare usanza praticata ancora oggi dai fedeli hindu.
A tornare a far parlare di nuovo dei cadaveri bruciati in India, questa volta ci ha pensato la Commissione affari legali del Partito comunista cinese, con un post su Weibo (il Twitter cinese) che ha suscitato non poche polemiche, riporta il Corriere della Sera. “Come si accende il fuoco in Cina e come si accende in India”, recita il post in cui sono affiancate due immagini: una è quella del razzo Long March 5B partito la scorsa settimana e che ora tiene con il fiato sospeso, in quanto il suo stadio centrale sta precipitando in maniera incontrollata verso la Terra, e l’altra è quella delle pire funebri indiane.
Il post è stato poi cancellato ma ormai era troppo tardi: l’accostamento ha suscitato le reazioni di condanna di molti cinesi.
La Cina ha combattuto due guerre di confine con l’India e nonostante abbia inviato aiuti sanitari in India nella lotta alla pandemia, da questo post emerge tutto il desiderio di rivalsa ultranazionalista della Commissione affari legali del Partito comunista cinese.