Coronavirus, Alto Adige in zona bianca: da lunedì basta mascherine all’aperto

Abolizione del divieto di spostamento e niente mascherina all'aperto: ulteriori passi verso il ritorno alla normalità in Alto Adige
MeteoWeb

Grazie al netto miglioramento dei dati relativi sia ai ricoveri ospedalieri che ai contagi, e in virtu’ dell’inserimento dell’Alto Adige fra le cosiddette “zone bianche”, il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato oggi l’ordinanza numero 25/2021 in tema di contenimento dei contagi da Covid-19 che prevede un alleggerimento delle misure restrittive.

Nell’ordinanza, che entrera’ in vigore alla mezzanotte tra domenica 20 e lunedi’ 21 giugno e sara’ valida sino al 31 luglio, la novita’ piu’ importante riguarda l‘abolizione del divieto di spostamento. Cio’ significa che le persone saranno libere di muoversi al di fuori del proprio domicilio anche in orario notturno. Altro passaggio importante quello relativo agli strumenti di protezione naso-bocca. Sara’ infatti ancora obbligatorio avere con se’ la mascherina (sara’ sufficiente la chirurgica), ma l’obbligo di indossarla scattera’ solamente nei luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione e all’aperto quando non fosse possibile mantenere la distanza interpersonale oppure in caso di assembramenti di persone. Sempre a proposito di strumenti di protezione, per le attivita’ inerenti ai servizi alla persona rimane l’obbligo di indossare la mascherina FFP2, ma per coloro che sono in possesso del Corona-Pass (sia personale che clienti) e’ sufficiente la mascherina chirurgica.

Torna, inoltre, la possibilita’ di organizzare eventi all’aperto con somministrazione di cibi e bevande, comprese sagre e feste di paese. I partecipanti, pero’, dovranno essere in possesso del Corona-Pass che certifica guarigione dal Covid-19, avvenuta vaccinazione oppure test negativo. Il Corona-Pass resta inoltre obbligatorio per partecipare alle feste dopo cerimonie civili e religiose, oppure per accedere a piscine al chiuso, palestre, centri fitness, centri benessere e centri termali.

Si tratta di un ulteriore passo verso un ritorno alla normalita’ – commenta Kompatscher – ma questo non deve farci abbassare la guardia. Occorre proseguire, con prudenza, disciplina e senso di responsabilita’, lungo questa strada, spingendo con ancora piu’ forza su una campagna vaccinale in grado di intercettare i troppi scettici. Come dimostrato dai casi emersi nelle ultime ore, infatti, la variante delta risulta essere piuttosto pericolosa, e i ricoveri piu’ recenti hanno riguardato proprio persone che non si erano sottoposte alla somministrazione del vaccino”.

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