Covid: in Lombardia 18.175 positivi dopo il vaccino, la maggior parte ha ricevuto Pfizer

Covid, i dati della Lombardia: oltre 18 mila positivi tra i vaccinati
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Il Corriere della Sera ha pubblicato stamattina in esclusiva un report sul’andamento epidemiologico del nuovo Coronavirus in Lombardia, con relativi casi delle varianti e di positivi dopo il vaccino. In base ai dati forniti dalle autorità Regionali all’autorevole quotidiano, è emerso che fino ad oggi ben 18.175 cittadini lombardi risultati positivi dopo essere stati vaccinati. Si tratta in prevalenza di donne (11.181) rispetto ai 6.994 uomini, e la maggior parte (12.069, pari al 66,4%) post vaccino Pfizer, che è quello inoculato al 67% dei vaccinati.

Si tratta inoltre di 13.225 positivi dopo la prima dose e 4.950 dopo la seconda o il ciclo completo, ma anche qui il dato è legato più che altro alla statistica sulle vaccinazioni complessive. In Lombardia, infatti, sono stati somministrati 7 milioni e 300 mila vaccini, di cui però oltre 5 milioni sono prime dosi mentre soltanto 2 milioni hanno completato il ciclo vaccinale. La possibilità di contagiarsi rimane tale, quindi, anche dopo la seconda dose.

Considerando il numero degli abitanti della Lombardia, che sono più di 10 milioni, e il numero dei contagi complessivi degli ultimi sei mesi, questo dato dimostra come il vaccino anti Covid non abbatte in modo significativo la possibilità di contagiarsi e contagiare. Ecco perchè i vaccinati devono continuare ad usare la mascherina, mantenere il distanziamento, sottoporsi a isolamento e quarantena obbligatoria in caso di contatto con casi positivi, subire la trafila del tampone in caso di viaggi all’estero etc.

Ma il vaccino è molto efficace (per il 95% dei casi) ad evitare le forme gravi della malattia, e quindi i ricoveri in ospedale, soprattutto in terapia intensiva, e i decessi dei pazienti. Alla luce di questo dato, restano forti dubbi sull’opportunità di vaccinare i più giovani: per gli under 40 senza patologie, la mortalità del SARS-CoV-2 è zero. Se il vaccino protegge dalle forme gravi della malattia e non dal contagio, che senso ha vaccinare chi in ogni caso non sviluppa forme gravi della malattia?

Anche col vaccino, infatti, potranno contagiarsi e contagiare da asintomatici esattamente così come può accadere senza vaccino. Ecco perchè l’utilità del vaccino è per le categorie fragili, gli anziani e i malati cronici. Protetti loro dalle forme gravi della malattia, il virus continuerà inevitabilmente a circolare ma sarà ormai diventato innocuo grazie ai vaccini alle persone più deboli.

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